Trama
Impero Ottomano, XIX secolo: Ahmed Nurettin, capo della comunità civile e religiosa dell'ordine dei Mevlevi, vive in un mondo di certezze assolute. Queste però vacillano quando suo fratello minore viene arrestato e condannato a morte senza nessuna colpa. A nulla valgono i suoi maldestri tentativi d'intervento presso i potenti: crollate miseramente tutte le sue sicurezze, l'odio e il desiderio di vendetta lo spingono ad agire...
Note
Girato in Cappadocia e tratto dal romanzo _Il derviscio e la morte_ di Mesa Selimovic, il film unisce mistica sufi e meditazioni sulle miserie umane. Di tanto in tanto il passo è faticoso, ma il tentativo è degno di rispetto.
Recensioni
Alberto Rondalli viene dalla scuola di cinema di Ermanno Olmi e ha diretto tre film, tutti con personaggi e temi legati alla sfera del sacro. Percorso singolare, quindi, nel panorama italiano: dall’austero e ambiguo “Quam mirabilis” (1994), sull’attrazione tra due suore di clausura (suo miglior risultato), al televisivo “Padre Pio da Pietrelcina” (1997), a questo “Derviscio” che… leggi tutto
1 recensioni sufficienti
Alberto Rondalli viene dalla scuola di cinema di Ermanno Olmi e ha diretto tre film, tutti con personaggi e temi legati alla sfera del sacro. Percorso singolare, quindi, nel panorama italiano: dall’austero e ambiguo “Quam mirabilis” (1994), sull’attrazione tra due suore di clausura (suo miglior risultato), al televisivo “Padre Pio da Pietrelcina” (1997), a questo “Derviscio” che…
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