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Un anno difficile

Regia di Olivier Nakache, Eric Toledano vedi scheda film

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La recensione su Un anno difficile

di alan smithee
4 stelle

locandina

Un anno difficile (2023): locandina

TFF 41 - FUORI CONCORSO - AL CINEMA Due maldestri amici Albert e Bruno (Pio Marmaï e Jonathan Cohen), sempre senza un soldo e per questo motivo scrocconi impenitenti, cercano di imbucarsi ad un aperitivo, ma si ritrovano coinvolti a far parte delle attività che fanno capo ad un gruppo di militanti attivisti del comparto ecologico.

I due indolenti si vedranno pertanto impegnato ad ordire inganni e biechi sotterfugi fino a diventare il baluardo più attivo di una sconclusionata ma di forte impatto azione di protesta, di cui verranno presto individuati come promotori.

 

Noémie Merlant, Pio Marmaï, Jonathan Cohen

Un anno difficile (2023): Noémie Merlant, Pio Marmaï, Jonathan Cohen

La circostanza li indurrà pertanto, una volta tanto, a riflettere sui rispettivi egoismi e malcelati modi di agire, finendo per spronarli a mettere finalmente in ordine le rispettive vite allo sbando. Tornano gli acclamati registi di Quasi amici, la coppia Toledano & Nakache, e lo fanno con una commedia spiritosa, a tratti scatenata, che tuttavia sfocia presto nel pedante per la reiterata lezione buonista in cui inciampa la storia nel trattare argomentazioni con al centro della posta in gioco, tematiche invero di grande attualità come il consumismo incontenibile e smodato e la problematica legata all'ambiente.

 

Noémie Merlant, Pio Marmaï, Jonathan Cohen

Un anno difficile (2023): Noémie Merlant, Pio Marmaï, Jonathan Cohen

Pio Marmaï, Noémie Merlant

Un anno difficile (2023): Pio Marmaï, Noémie Merlant

Bravi certo, e pure simpatici, ma sin troppo vezzosi i due attori-mattatori, alle prese con situazioni grottesche che alla lunga provocano un po' di spazientimento, soprattutto quando il film ha l'ardire di prodigarsi in numeri di danza tra i quartieri cittadini.

Troppe situazioni degne di un "volemose bene" tutto francese, che finisce per privocare in chi guarda una latente sensazione di stucchevolezza, già sospetta peraltro nei primi momenti di narrazione.

Ai due smargiassi di cui sopra si aggiunge una motivata, e sempre ispirata ed impeccabile Noémie Merlant, peraltro, ad onor del vero, forse più a suo agio e pertinente in ruoli di maggior spessore e tensione drammatica.

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