La recensione su Un anno difficile

Un anno difficile (2023): Pio Marmaï, Jonathan Cohen

Un anno difficile (2023): Luàna Bajrami, Noémie Merlant, Jonathan Cohen

Un anno difficile (2023): Noémie Merlant, Pio Marmaï, Jonathan Cohen

Un anno difficile (2023): Noémie Merlant, Pio Marmaï, Jonathan Cohen

Un anno difficile Francia 2023 la trama: La storia di due “quasi amici” Albert e Bruno detti “Pulcino” e “Lexotan”. Il primo vive di espedienti ed il secondo una vita privata fallimentare ed entrambi sono senza soldi in tasca. Così decidono di unirsi ad un gruppo di ambientalisti attratti da una bella attivista Valentine. Verranno trascinati alla causa di persone totalmente prese dai loro ideali climatici, di giustizia sociale e del sovraconsumo ben definito dal Black Friday con la sua spinta al all’acquisto compulsivo. La recensione: Un anno difficile diretto da Olivier Nakache e Éric Toledano è un film diretto con brio dove i protagonisti divertono e si divertono. L’obiettivo principale di un sodalizio di manifestanti del quale fa parte Valentine, la sempre più brava ed eclettica Noémie Merlant vista recentemente in “Un anno, una notte” (Un año, una noche)di Isaki Lacuesta del 2022 qui interpreta in modo energico e brillante un ruolo confezionato sulla sua personalità di un’attivista ecologica che fa della mercificazione la vera rappresentazione del mondo con la complicità del sistema bancario e tutto ha un solo finale comune “Il disastro ambientale”. Un film anche sentimentale con Valentine oggetto del desiderio dei due protagonisti i bravi Pio Marmai e Jonathan Cohen, che interpretano con aderenza al ruolo Albert e Bruno. Gli attivisti rinunciano ai regali di Natale e praticano sessioni di abbracci e parlano di eco ansia. Il film dura due ore, ma filano grazie al frenetico montaggio pieno di ritmo. Un film ironico dove si ride e si sorride grazie al fondo amaro della vicenda raccontata. Il risultato finale è eccellente. Ci lascia la speranza di poter amare ancora e dopo le note della magnifica “This the end” dei Doors si scopre la voglia di ballare un tenero valzer guardandosi negli occhi prima di scambiarsi un dolcissimo bacio. Il film segue le tradizioni della nostra commedia all’italiana di Risi, Monicelli e Scola tanto per capirsi e mi sovviene in mente il titolo di “Una vita difficile” con un grande Alberto Sordi. Questo film francese mi ha ricordato il nostro grande cinema degli anni sessanta. Un film costruito su una sceneggiatura solida, con uso armonico della musica e con sequenze ritmate da canzoni pop. Un film anche comico con una punta di romanticismo. La scena iniziale è arguta dove vediamo in un montaggio ritmato tutti i presidenti della Francia affermare con solennità e preoccupazione la stessa identica frase “Questo sarà un anno difficile”. Magnifico anche Mathieu Almaric in un gustoso ruolo nei panni di un motivatore di un gruppo di sostegno alle vittime dei consumi compulsivi, che poi è a sua volta vittima del gioco d’azzardo . In buona sostanza un film che merita assolutamente di essere visto dopo le ottime pove passate con “Quasi amici” e “C’est la vie” i due bravi registi aggiungono un altro tassello importante ad una brillante filmografia. Voto 7.5 Pio Marmaï, Jonathan Cohen, Noémie Merlant, Mathieu Amalric, Luàna Bajrami, Grégoire Leprince-Ringuet, Sandrine Briard, Oussama Kheddam, Danièle Lebrun, Jean-François Cayrey, Gaia Warnant, Margot Bancilhon, Charlie Nelson, Sophie Parel