Regia di Robert Altman vedi scheda film
Finto giallo alla Agatha Christie con una trentina di personaggi in scena che si risolve in un apologo sui conflitti di classe nell'Inghilterra a cavallo fra le due guerre. Messa in scena genialmente virtuosistica che riesce a dare il giusto spazio a ogni attore-personaggio (tutti bravissimi), indubbio gusto ed eleganza nell'orchestrazione dei vari segmenti narrativi con un fondo amarognolo dovuto alla lucida radiografia di un mondo che non conosce vie di mezzo fra i piani superiori e quelli inferiori. Altman dimostra ancora un indubbio piacere nel raccontare storie attraverso mezzi squisitamente cinematografici, e si concede perfino qualche omaggio di lusso, come quello a Renoir e alla sua "Regola del gioco" nella scena della caccia. Fra gli attori,menzione d'onore almeno a Maggie Smith, Helen Mirren, Emily Watson e molto interessante il giovane Clive Owen (che infatti farà strada negli anni successivi). Un buon successo di pubblico anche in patria (decisamente meglio al box-office di tanti altri fiaschi altmaniani) ma un solo Oscar, per la migliore sceneggiatura, nell'anno in cui vinse "A beautiful mind". voto 8/10
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