A Gosford Park bellissima tenuta di campagna sir William McCordle e la moglie Sylvia organizzano una festa destinata a durare tutto il weekend. Una contessa, un eroe della Prima guerra mondiale, un idolo delle folle e il produttore americano dei film di Charlie Chan sono gli ospiti che affollano la villa. Tutto sembra procedere per il verso giusto, fino a che non viene commesso un omicidio.
Note
Giocando su una sceneggiatura originale che mima una pièce teatrale, Altman si butta tra i suoi personaggi, li aggancia, li pedina, li costringe a rivelare, quasi sempre, il peggio di loro stessi. Chiuso nell'unità di luogo (la villa) e di tempo (due giorni), _Gosford Park_ ricorda molto _Un matrimonio_, soprattutto nella prima parte, nei suoi saliscendi per la casa, a scoprire una faccia, un tradimento, un vizio, una simpatia, a tessere la tela di un universo che pare intrappolato in se stesso com'era quello della famiglia Corelli. Per una volta, solo la gente di cinema (il divo Ivor Novello e il produttore di Hollywood) sembra possedere uno spiraglio di vitalità, e forse la capocameriera Elsie che, comunque, decide di provare a cambiar vita. Per gli altri, vale solo il gioco di superficie e l'odio profondo che regola la convivenza tra le classi e all'interno della stessa classe. Certo, non è l'Altman più grande, un po' slabbrato soprattutto nella seconda parte; ma sono pochissimi gli autori che sanno guidare un set del genere (36 personaggi: 14 signori, ai piani alti, 20 domestici ai piani bassi) con tanta leggerezza. Oscar per la miglior sceneggiatura originale.
Il sontuoso impianto tecnico/scenografico e la struttura da giallo alla Agatha Christie sono il veicolo, per Altman, attraverso cui raccontare il rapporto di subordinazione tra nobiltà e servitù, due mondi che, pur tenuti a distanza siderale dalle inscalfibili barriere sociali, alla fine sono animati e scossi dalle medesime pulsioni. Voto 8,5
Complimenti a Fellowes che riesce a trarre dalle medesime premesse due prodotti così differenti eppure molto godibili. Da un lato Downton Abbey, pervaso di paternalismo e buoni sentimenti; dall'altro Gosford Park, un capolavoro di cinismo che mette a nudo ipocrisie ed egoismi. Voto: 7+
PS: viva Maggie Smith!
Lo sforzo che viene richiesto allo spettatore per seguire l'evolversi della trama viene ampiamente ripagato. Cast stellare, regia perfetta: solo Altman poteva dirigere un film del genere. Per chi ama il grande cinema.
Giallo un po' scontato e molto ben recitato. Negli anni 30 un week end in una grande tenuta inglese. Odi, gelosie, rivalità e abusi. Si riconosce la mano del grande Altman.
Riempire una villa di attori, spaccandola in due; imbastire, sullo sfondo di un giallo, una storia di sogni e tradimenti. Il tutto in poco più di due ore, il tutto ponendo ogni tassello all'interno di un immenso puzzle: la regia e la fotografia sono meravigliose quanto le interpretazioni degli attori. Solo Altman poteva concepire una tale opera.
Diciamo che minimo andrebbe visto due volte, ci sono talmente tanti personaggio che si rischia di perdersi di tanto in tanto. Non so perché ma intuito già tutto vedendolo. E' comunque davvero unottimo film!! Voto 9.
L'ho rivisto ieri notte... senza di "voi"...
Ne ho colto altre due, tre battute memorabili quanto importanti ai fini della comprensione.
ribadisco... CA-PO-LA-VO-RO!!
voto 10 e lode!
Un occhio curioso attraversa diagonalmente la maestosa dimora a caccia di rituali, vite e intrighi. Quando gli ospiti se ne vanno l'occhio rimane alla porta a chiedersi chi diavolo lo aveva invitato.
Notevole per sceneggiatura, prove attoriali, originalità con cui viene mostrato il tema della convivenza tra classi, discorso metacinematografico, leggerezza di regia. 7+
Un Robert Altman meno prolisso e dispersivo del solito, con il consueto carrozzone di varia umanità, ma più compatto e coerente, modellato intorno ad una storia, forse non molto originale, ma dalla grande anima classica. Non male.
film molto bello,rilassante sporattutto nei primi splendidi 50 minuti dove vieen rappresentata magnificamente la storia del film,come mi piacerebbe curiosare nelle camere della villa come altman ci fa vedere…
Modifico la mia opinione in peggio. Vorrei poter dargli pessimo… Il silenzio avvolge la stanza…Ci si rende conto di aver appena visto il film più brutto che ci sia…
Il film è un giallo d'accordo, ma si curamente non è la cosa fondamentale ( e più bella )del film. L'originalità non è per niente un suo punto forte, ma la regia e gli attori danno vita a qualcosa di straordinario!
riconosco che la mano sicura di Altman si vede dietro gli innumerevoli passaggi tra un personaggio e l'altro,e il film sarà anche ben costruito, ma a me non ha trasmesso nessuna emozione.
Personaggi studiati un ogni singola sfaccettatura… cinema impareggiabile… allo stesso tempo portavoce di quello antico ed al passo con quello moderno! Lezioni di cinema… anche se la trama… è un bel po' scontata!
Un film elegante, che non spicca tra i migliori Altman, ma certamente resta una bella prova di un autore di grande spessore, un film difficilissimo da gestire, e Altman lo fà sempre con classe e grande mestiere!
grandissimo cast di attoeri che mi ha fatto molto piacere vedere tutti assieme, alcuni mostri sacri del genere-in-costume,un po banale e prevedibile come giallo.Mi è piaciuto.
Chi meglio di Julian Alexander Kitchener-Fellowes, barone di West Stafford e membro della Camera dei Lord poteva restituire un frammento di vita dell'aristocrazia inglese con tanta dovizia di particolari? Una ricca magione di campagna, i suoi tenutari, gli ospiti illustri della nobiltà britannica, la servitù indaffarata tra pranzi luculliani e un'etichetta… leggi tutto
Un più che discreto film corale, in cui però la forma e la confezione prendono il sopravvento sul contenuto. Non so per quale arcane ragione sia così diffusa la sua nomea di presunta appartenenza al genere giallo. Sfatiamo subito questo falso mito, a scanso di fomentare erronee aspettative. Il delitto avverrà dopo un'ora abbondante di visione e dunque influenzerà (parzialmente) soltanto gli… leggi tutto
Considerata da molti un’opera minore nella filmografia di Robert Altman, è una variazione e rivisitazione dell’incontro-scontro tra borghesia e proletariato. Con il suo citazionismo bene in vista, la millimetrica recitazione sopra le righe, le tortuose svolte narrative, “Gosford park” travalica i generi rinnovando i luoghi comuni con un grande carico di…
Gorford Park è tornato alla ribalta sulla scia del successo mondiale della serie TV Downton Abbey Entrambi scritti dallo stesso sceneggiatore (Julian Fellowes), mostrano analogie ben evidenti, a cominciare dall'ambientazione in una nobile tenuta di campagna inglese, fino alla ripartizione dei personaggi tra "piani alti" (i signori) e "piani bassi" (i domestici). Potremmo dire che…
Un film corale di buona fattura e tutto sommato ben costruito che mostra la convivenza tra due classi sociali differenti all'interno della stessa villa, i loro problemi, i loro rancori, le loro delusioni e la loro rivalità mai troppo sopita. Altman si riconferma un ottimo direttore d'attori ma qui, talvolta, la trama si ingarbuglia e rallenta e non tutti i numerosi personaggi…
Chi meglio di Julian Alexander Kitchener-Fellowes, barone di West Stafford e membro della Camera dei Lord poteva restituire un frammento di vita dell'aristocrazia inglese con tanta dovizia di particolari? Una ricca magione di campagna, i suoi tenutari, gli ospiti illustri della nobiltà britannica, la servitù indaffarata tra pranzi luculliani e un'etichetta…
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Commenti (30) vedi tutti
Il sontuoso impianto tecnico/scenografico e la struttura da giallo alla Agatha Christie sono il veicolo, per Altman, attraverso cui raccontare il rapporto di subordinazione tra nobiltà e servitù, due mondi che, pur tenuti a distanza siderale dalle inscalfibili barriere sociali, alla fine sono animati e scossi dalle medesime pulsioni. Voto 8,5
commento di rickdeckardho letto qualche critica (non faccio nomi) non ...benevola: beh, non è un capolavoro, ma un bel film ben diretto; 20 minuti meno e gli avrei dato 8.
commento di Roberto MorottiComplimenti a Fellowes che riesce a trarre dalle medesime premesse due prodotti così differenti eppure molto godibili. Da un lato Downton Abbey, pervaso di paternalismo e buoni sentimenti; dall'altro Gosford Park, un capolavoro di cinismo che mette a nudo ipocrisie ed egoismi. Voto: 7+ PS: viva Maggie Smith!
leggi la recensione completa di andenkoPersonaggi ben studiati,impianto teatrale e assai lungo e ingarbugliato....comunque e' sempre un Altman.
commento di ezioOgni tanto si ingarbuglia, ma rimane un film di una certa qualità.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiCapolavoro immane
commento di Franci1234super1Lo sforzo che viene richiesto allo spettatore per seguire l'evolversi della trama viene ampiamente ripagato. Cast stellare, regia perfetta: solo Altman poteva dirigere un film del genere. Per chi ama il grande cinema.
commento di HorsyNoioso; ottimo come sonnifero; voto 3
commento di stokaiserGiallo un po' scontato e molto ben recitato. Negli anni 30 un week end in una grande tenuta inglese. Odi, gelosie, rivalità e abusi. Si riconosce la mano del grande Altman.
commento di ENNAHRiempire una villa di attori, spaccandola in due; imbastire, sullo sfondo di un giallo, una storia di sogni e tradimenti. Il tutto in poco più di due ore, il tutto ponendo ogni tassello all'interno di un immenso puzzle: la regia e la fotografia sono meravigliose quanto le interpretazioni degli attori. Solo Altman poteva concepire una tale opera.
commento di Texano98Diciamo che minimo andrebbe visto due volte, ci sono talmente tanti personaggio che si rischia di perdersi di tanto in tanto. Non so perché ma intuito già tutto vedendolo. E' comunque davvero unottimo film!! Voto 9.
commento di BradyL'ho rivisto ieri notte... senza di "voi"... Ne ho colto altre due, tre battute memorabili quanto importanti ai fini della comprensione. ribadisco... CA-PO-LA-VO-RO!! voto 10 e lode!
leggi la recensione completa di LoLoriUn occhio curioso attraversa diagonalmente la maestosa dimora a caccia di rituali, vite e intrighi. Quando gli ospiti se ne vanno l'occhio rimane alla porta a chiedersi chi diavolo lo aveva invitato.
commento di michelNotevole per sceneggiatura, prove attoriali, originalità con cui viene mostrato il tema della convivenza tra classi, discorso metacinematografico, leggerezza di regia. 7+
commento di okkioBellissimo!!! Altman come sempre fa un cast stellare, per un "Thriller" complesso ma efficace!!! Grandi Smith, Gambon e Scott Thomas!!!
commento di bebe84Un Robert Altman meno prolisso e dispersivo del solito, con il consueto carrozzone di varia umanità, ma più compatto e coerente, modellato intorno ad una storia, forse non molto originale, ma dalla grande anima classica. Non male.
commento di OGMSatira sociale, giallo e commedia pungente. Un altro gioiello corale del grande Altman. Gli attori gareggiano tra di loro in bravura e sense of humor.
commento di Antonellinafilm molto bello,rilassante sporattutto nei primi splendidi 50 minuti dove vieen rappresentata magnificamente la storia del film,come mi piacerebbe curiosare nelle camere della villa come altman ci fa vedere…
commento di dussoricordo pochi film noiosi, pesanti, lenti e alla fine inutili cme questo.
commento di pea7/8
commento di nico807,5
commento di incallitoGosford park non è un capolavoro… Ma il film è ugualmente eccezionale grazie al tocco raffinato di Altman , un ottima sceneggiatura e bravi attori.
commento di mise en scene 88Uno dei migliori Altman. Più che l'omicidio, affascinante ed illuminante il confronto tra le due classi sociali. Quasi un'opera teatrale.
commento di karakalModifico la mia opinione in peggio. Vorrei poter dargli pessimo… Il silenzio avvolge la stanza…Ci si rende conto di aver appena visto il film più brutto che ci sia…
commento di TotoroIl film è un giallo d'accordo, ma si curamente non è la cosa fondamentale ( e più bella )del film. L'originalità non è per niente un suo punto forte, ma la regia e gli attori danno vita a qualcosa di straordinario!
commento di dskatriconosco che la mano sicura di Altman si vede dietro gli innumerevoli passaggi tra un personaggio e l'altro,e il film sarà anche ben costruito, ma a me non ha trasmesso nessuna emozione.
commento di emilPersonaggi studiati un ogni singola sfaccettatura… cinema impareggiabile… allo stesso tempo portavoce di quello antico ed al passo con quello moderno! Lezioni di cinema… anche se la trama… è un bel po' scontata!
commento di RageAgainstBerluscaUn film elegante, che non spicca tra i migliori Altman, ma certamente resta una bella prova di un autore di grande spessore, un film difficilissimo da gestire, e Altman lo fà sempre con classe e grande mestiere!
commento di Travisgrandissimo cast di attoeri che mi ha fatto molto piacere vedere tutti assieme, alcuni mostri sacri del genere-in-costume,un po banale e prevedibile come giallo.Mi è piaciuto.
commento di apemagaUn film splendido, un grande Altman, un'indimenticabile affresco di un epoca, e forse,una metafora della vita di tutti noi.
commento di ge62