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Saw X

Regia di Kevin Greutert vedi scheda film

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La recensione su Saw X

di ANdaMI
6 stelle

Gli anni passano e si fanno sentire, ma Jigsaw e la sua voglia di giocare, a quanto pare, restano.

 

locandina

Saw X (2023): locandina

 

Giunti ormai al decimo capitolo della saga, Twisted Pictures e Lionsgate faticano ad andare avanti, motivo per cui si decide di richiamare lo storico interprete di John Kramer, Tobin Bell, per poter tornare indietro e realizzare un film cronologicamente ambientato tra il primo e il secondo capitolo. La trama vede infatti L'enigmista, sempre più debilitato dal cancro, che decide di rivolgersi alla dottoressa Cecilia Pederson (interpretata dall'attrice norvegese Synnove Macody Lund) e al suo staff per sottoporsi ad una terapia sperimentale che promette grandi risultati ai pazienti. Tuttavia, l'intera operazione si rivela una truffa. Quando scoprirà di essere stato ingannato, John Kramer non esiterà a sottoporre i responsabili ad un altro dei suoi giochi mortali. Ebbene, già nelle premesse, Saw X dimostra di poggiare su una traballante sceneggiatura. Si fa infatti molta fatica a credere che un personaggio come Jigsaw, da sempre dipinto come un individuo molto colto e, per quanto perverso, geniale, si faccia fregare dalla prima donna dallo sguardo tenero e rassicurante che propone metodi di guarigione del tutto sconosciuti alla medicina ufficiale, fornendo peraltro come alibi il noto motto complottista secondo cui "è tutta colpa di Big Pharma". Forzature di questo tipo, purtroppo, non mancheranno anche in tutto il resto della pellicola. Se si riesce a superare lo scoglio della mala scrittura, ci si trova di fronte ad un film tutto sommato godibile.

 

Tobin Bell

Saw X (2023): Tobin Bell

 

 

scena

Saw X (2023): scena

 

La performance attoriale e l'impegno dimostrato da un anziano Tobin Bell sono sicuramente da premiare, tanto quanto il suo Enigmista. Quest'ultimo, per la prima volta protagonista assoluto della vicenda, è coerente e fedele fino in fondo alla propria morale distorta, cosa che lo rende affascinante ed inquietante al tempo stesso. La regia di Kevin Greutert è in linea con il modus operandi ormai divenuto marchio di fabbrica per la serie di Saw: montaggio frenetico, flashback riassuntivi, telecamera che ruota vorticosamente intorno agli attori, velocizzazioni caotiche e così via. D'altra parte, cosa ci si poteva aspettare da un regista che aveva già lavorato al sesto e settimo film del franchise ed era stato il montatore dei primi cinque e di Saw Legacy? Sebbene i colpi di scena siano molto prevedibili e vi sia più di un ammiccamento ai fan del serial killer fissato con i giochi (occhio alla scena post credit), le trappole che Saw X propone come sanguinoso divertimento sono brutali e crudeli. L'elemento splatter non manca di certo ma tutto va a discapito della componente thriller che tanto caratterizzava i primi capitoli e che qui è invece quasi del tutto assente. In sostanza, il film sembra puntare tutto sul carisma di John Kramer, sull'effetto nostalgia suscitato da Bell (che era apparso sempre di meno nei film precedenti) e su torture sempre più sofisticate. Carente sotto diversi punti di vista ma interessante sotto altri, il decimo Saw scorre piacevolmente e regala intrattenimento spicciolo per quelle due ore che dura. 

 

 

 

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