Regia di Kevin Greutert vedi scheda film
Al decimo capitolo la serie di "Saw" retrocede verso le origini ponendosi tra il primo e il secondo film e puntando sulla figura di John Kramer, assoluto protagonista nonché meticoloso e imprevedibile "giustiziere" afflitto da una malattia incurabile.
John Kramer (Tobin Bell) raggiunge il Messico nella speranza di una miracolosa cura contro il male incurabile che lo sta lentamente portando alla tomba. Condotto segratamente nei laboratori sperimentali della dottoressa Cecilia Pederson (Synnøve Macody Lund), viene illuso di essere stato sottoposto a un'operazione chirurgica. Scoperto casualmente l'inganno, Kramer torna a vestire i panni di Jigsaw: aiutato da Amanda (Shawnee Smith) e dal detective Mark Hoffman (Costas Mandylor), cattura tutti i componenti della "falsa" clinica medica per sottoporli a test di sopravvivenza pressoché insuperabili.
A dirigere il decimo capitolo di Saw viene chiamato Kevin Greutert, già all'opera su Saw VI (2009) e Saw 3D (2010), cineasta che in questa circostanza si trova a gestire un set economicamente stimato in ben 13.000.000 di dollari. Josh Stolberg e Peter Goldfinger sono invece gli autori della sceneggiatura, con il primo già reduce da Saw Legacy (2017) e Spiral - L'eredità di Saw (2021). Per l'occasione a Tobin Bell tocca per la prima volta in assoluto il ruolo di vero protagonista, resuscitato grazie a una storia che si pone tra il primo e il secondo film della serie (operazione in gergo cinematografico definita "interquel"). La riproposizione del soggetto originale contempla vittime meritevoli di punizione, stavolta particolarmente odiose in quanto speculatrici sulla "speranza" di vita dei malati terminali, destinate a finire tra le sempre più articolate (e ormai del tutto inverosimili) trappole escogitate da Kramer. La scelta della produzione è stata quella di spingere sul pedale del cattivo gusto, senza quindi lesinare nell'offerta di dettagli e primi piani visivamente disturbanti, peraltro molto ben realizzati. Il talento di Tobin Bell, per inciso attore di classe, viene oscurato da una sceneggiatura poco avvincente, prevedibile, persino pedissequa a quella di Saw II, ma nel complesso la regia di Greutert (pressoché accostabile a quella di Darren Lynn Bousman) mantiene alto il ritmo della pellicola, facendo scorrere senza noia due ore d'intrattenimento pur ponendo lo spettatore in uno stato costante di tensione e angoscia (per via del sottofondo terrificante, rappresentato dalla malattia del protagonista). Un successo al box office sin dalla prima settimana di proiezione, con incasso stimato ad oggi attorno ai 112.000.000 di dollari.
"Che cosa sarebbe la vita senza speranza? Una scintilla che sprizza dal carbone e si spegne; e come nella torbida stagione si ode una folata di vento, che spira un istante e poi va morendo, così sarebbe pure di noi!"
(Friedrich Hölderlin)
F.P. 20/04/2024 - Versione integrale visionata in lingua italiana su Amazon Prime Video (durata: 118'34")
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