Regia di Renato De Maria vedi scheda film
Paz come Andrea Pazienza, fumettista affermatosi negli anni '80 con la rivista Frigidaire e artista di punta della scena bolognese di quell'epoca, morto prematuramente di overdose. Ma Paz anche come pazzia: quella di una trama rapsodica che ritaglia pezzi dei fumetti di Pazienza miscelandoli a spezzoni della sua (presunta) vita. Il risultato riflette la scelta stilistica di fondo: momenti esilaranti e radicalmente grotteschi (la scena dell'esame universitario ricorda quella dell'esame di maturità in Ecce bombo) si alternano con altri decisamente più criptici e fini a se stessi. Restano nella memoria l'esplosione di un pedicello, con una vomitevole uscita di pus, una pisciata mattutina che ricorda quella di cui fu protagonista Francesco Nuti in Madonna che silenzio c'è stasera e poco altro. Cinema estremo con risultati discutibili.
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