Bologna, fine anni '70. In un appartamento di periferia, tre individui convivono senza incontrarsi: Pentothal, ventenne meridionale abbandonato dalla combattiva femminista Lucilla, passa il tempo tra canne e sogni; Enrico Fiabeschi, fuoricorso e fuorisede, si fa mantenere dalla fidanzata; Zanardi, liceale ripetente, viene accusato dalla preside di aver crocifisso - insieme ai suoi amici - il gatto Galileo...
Note
Gli antieroi di Andrea Pazienza resuscitati in carne, ossa e celluloide, in un omaggio al grande disegnatore e a una generazione che forse ha perso, forse no, di certo non si sente troppo bene. Il regista Renato De Maria, che il '77 bolognese lo visse sulla propria pelle, evoca immagini di un'archeologia utopica che è testimonianza di esistenze brucianti, a volte anche bruciate. Un inno alla vita, alla giovinezza, fatto con coraggio. La scelta del digitale rende l'esperimento sincero e allontana qualsiasi tentazione di ruffianeria estetica. Purtroppo, però, i personaggi si mangiano il racconto, e non è un caso che quello definito meglio sia Fiabeschi, di fatto il più marginale nelle tavole del Paz. Questa Bologna sospesa tra il '77 e _Apocalypse Now_ (che è del 1979), rivissuta con felice intuizione attraverso uno sguardo corale (ben settanta i personaggi con almeno una battuta), fa i conti con se stessa solo fino a un certo punto, e la visione di De Maria finisce per edulcorarsi (dove sono l'eroina, e la cattiveria...?!). Peccato.
Bizzarro e originale, un film che ci ho messo una ventina di minuti prima di entrarci, poi mi ha divertito, mi è piaciuto, gradevole e sincero, con attori tutti bravi e atmosfere anni '70 in cui potersi riconoscere.
I fumetti erano già di per se confusi e noiosi allo stesso tempo, quello che ne viene fuori è ancora peggio, perchè mentre il primo era calcolatamente e genialmente arrabattato, il film risulta fuori da ogni grazia e alquanto stupido!
In una Bologna a cavallo tra gli anni '70 e ed '80, s'intrecciano le storie di alcuni studenti, universitari e di scuola superiore. Tra i primi, Enrico Fiabeschi, sempre in cerca di droghe leggere, e l'apatico "Pentothal"; tra i secondi, il terribile trio Zanardi-Colasanti-Petrilli. Ispirati ai personaggi creati dal fumettista Andrea Pazienza, i protagonisti del film trascinano le loro esistenze… leggi tutto
Tutto il mondo dei fumetti di Andrea Pazienza si condensa nella pigra e sporca Bologna degli Anni '70: tra le comparse illustri (tra cui svettano Frankie Hi Nrg Mc e Vittoria-ElisadiRivombrosa-Puccini)e i personaggi chiave dell'opera di Paz (un incredibile Massimo Zanardi e un sofferto Pentothal)fanno capolino anche presenze esilaranti come il geniale Max Mazzotta nei panni del nichilista Enrico… leggi tutto
Da dove cominciare per recensire il secondo film di Renato De Maria, dopo il non grande successo di HOTEL PAURA? Veramente non lo sappiamo. Con un pò di cattiveria potremmo citare un'espressione di fantozziana memeoria. Ma ci limiteremo ad osservare che forse l'unico motivo di interesse di questo lungometraggio risiede nel ricordo del bravo e sfortunato Andrea Pazienza, morto nel 1988 a 32… leggi tutto
In una Bologna a cavallo tra gli anni '70 e ed '80, s'intrecciano le storie di alcuni studenti, universitari e di scuola superiore. Tra i primi, Enrico Fiabeschi, sempre in cerca di droghe leggere, e l'apatico "Pentothal"; tra i secondi, il terribile trio Zanardi-Colasanti-Petrilli. Ispirati ai personaggi creati dal fumettista Andrea Pazienza, i protagonisti del film trascinano le loro esistenze…
Prosegue il mio diario con le visioni di Agosto e di Settembre...
I Film sono ordinati, come al solito, per anno di uscita.
Serie TV concluse:
1a The Boys.
E voi cosa avete visto di interessante…
Paz come Andrea Pazienza, fumettista affermatosi negli anni '80 con la rivista Frigidaire e artista di punta della scena bolognese di quell'epoca, morto prematuramente di overdose. Ma Paz anche come pazzia: quella di una trama rapsodica che ritaglia pezzi dei fumetti di Pazienza miscelandoli a spezzoni della sua (presunta) vita. Il risultato riflette la scelta stilistica di fondo: momenti…
Renato De Maria tenta l'operazione, senz'altro non facile, di tradurre su pellicola i disegni di Andrea Pazienza. Ne esce un film sicuramente apprezzabile e godibile, a volte un poco lento e a volte con delle impennate geniali, ma che rappresenta abbastanza fedelmente, con la giusta dose di satira, il periodo del 77 a Bologna. Voto 7,5
la playlist di ieri sui supereroi (che in realtà sono tutti protagonisti del mondo dei fumetti, il loro habitat) mi ha fatto ricordare che in tempi non sospetti gli italiani erano all'avanguardia nel portare su…
qualche tempo fa mi è pigliato un trip e mi sono cercato un po' di titoli che avessero come protagonisti i vicoli dell'amata bologna con mio grande rammarico non posso prendere in considerazione una pellicola…
Omaggio sincero e divertito al fumettista Andrea Pazienza ed al movimento giovanile della Bologna di fine anni '70. Interpreti azzeccati e colonna sonora all'altezza (dall'Eptadone degli Skiantos ai Windopen con la loro Sei in banana dura), con affetto più che con nostalgia. In particine vengono impiegati sia Freak Antoni che Giovanni Lindo Ferretti, personaggi di culto di quel periodo, e…
«Abbiamo forato. Passami il trip». Uno dei quadri più noti dei fumetti di Andrea Pazienza, con Pentothal e il suo compare in una landa deserta con tanto di vespino scassato. Renato De Maria l’ha reso in una maniera più che azzeccata, nello stesso modo in cui ogni singola scena è ricostruita con scrupolo filologico, non solo per la composizione interna, ma…
Ugole e celluloide. Biopic di grandi interpreti, camei, comparsate, attori che rivelano doti insperate (ma anche qualche latrato...). I performer che sono stati cooptati dal cinema e quelli cui il cinema ha reso…
Non conoscevo i fumetti di Pazienza,prima di avere visto questo film,ma devo dire che mi di è dispiaciuto vederlo,qua è là l’umorismo grottesco funziona anche,ma non + di tanto,se non nell’ “episodio” con il personaggio di Fiabeschi.
Tra canne,droghe,sesso e battute divertenti il film tutto sommato si può dire carino.Il nomade Enrico Fiabeschi (Max Mazzotta) è forse il personaggio più riuscito .Cameo per il regista di "Almost Blue" Alex Infascelli.
andate su youtube e cercate le scene di questi film...sono veramente divertenti! me le sono imparate tutte a memoria a forza di guardarle!
andateci e poi ditemi che ne pensate!
I bizzarri personaggi del mitico Andrea Pazienza sul grande schermo perdono sicuramente il fascino degli originali su carta, ma l'opera di De Maria (autore anche della sceneggiatura) conserva un certo umorismo graffiante e un po' di cattiveria, riuscendo soprattutto a cogliere l'atmosfera della Bologna di fine anni '70 ( a diferenza di altri film adolescenziali nostrani), grazie anche agli…
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Commenti (6) vedi tutti
A me è piaciuto parecchio, strambo.
commento di FiestaSicuramente annacquato rispetto alla feroce disperazione di Pazienza, ma efficace e onesto nel rendere l'ambiente, le situazioni e i personaggi
commento di fornaroloBizzarro e originale, un film che ci ho messo una ventina di minuti prima di entrarci, poi mi ha divertito, mi è piaciuto, gradevole e sincero, con attori tutti bravi e atmosfere anni '70 in cui potersi riconoscere.
commento di miccialungaUn film che cerca di uscire dagli schemi. In realtà è solo un bel depliant.
commento di brandoI fumetti erano già di per se confusi e noiosi allo stesso tempo, quello che ne viene fuori è ancora peggio, perchè mentre il primo era calcolatamente e genialmente arrabattato, il film risulta fuori da ogni grazia e alquanto stupido!
commento di RageAgainstBerluscaCoraggioso, azzardato e ben riuscito.
commento di Totoro