Regia di Ladj Ly vedi scheda film
Ancora periferia e disagio per Ladj Ly, meno efficace dell'esordio, ma cmq interessante
Il sostituto Sindaco decide di sbaraccare e demolire uno dei palazzi della periferia con un pretesto superfluo , sfrattandone di fatto gli abitanti dall'oggi al domani. Fra questi c'è la giovane attivista Keita , che nel frattempo prova a candidarsi per cambiare le cose. Ma li ci abita anche il suo fidanzato Blaz, una testa calda che perderà la ragione....
Ladj Ly si fa nuovamente cantore del disagio delle periferie parigine in questo secondo lungo, (meno efficace dell 'esordio "Les Miserables"), nel quale individua nella cattiva politica i problemi principali delle banlieue: sovraffollamento e mancanza di servizi; di fatto la pattumiera della città, destinata a raccogliere la spazzatura che nessuno vuole, il disagio ed il malcontento delle minoranze, persone che affrontano disagi immani e soprattutto persone che hanno la certezza di esser stati dimenticati dalle istituzioni e che per questo sono bombe ad orologeria pronte ad esplodere.
Prima parte un po' noiosa, eccezion fatta per la scena di apertura del film; nella seconda esplode efficacemente il dramma.
Siamo lontani dal fervore della rivolta e dai fumi d'ira dell'esordio incendiario del regista. Qui a far scricchiolare le fondamenta c'è una sceneggiatura piatta, anche se di buono ci sono le giuste facce, di periferia, vere ed autentiche, capaci di restituire il desiderio di cambiare le cose, che affoga in una rabbia sopita ma pulsante.
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