Espandi menu
cerca
Viaggio in Giappone

Regia di Élise Girard vedi scheda film

Recensioni

L'autore

claudio1959

claudio1959

Iscritto dall'8 settembre 2013 Vai al suo profilo
  • Seguaci 98
  • Post -
  • Recensioni 1758
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Viaggio in Giappone

di claudio1959
8 stelle

Élise Girard gira Viaggio in Giappone con padronanza della mdp, un buon copione ed una Isabelle Huppert che è diventata attrice, che non sbaglia una interpretazione e da lustro al film in modo sublime.

locandina

Viaggio in Giappone (2023): locandina

Élise Girard

Viaggio in Giappone (2023): Élise Girard

Isabelle Huppert, Tsuyoshi Ihara

Viaggio in Giappone (2023): Isabelle Huppert, Tsuyoshi Ihara

Isabelle Huppert, Tsuyoshi Ihara

Viaggio in Giappone (2023): Isabelle Huppert, Tsuyoshi Ihara

Viaggio in Giappone Francia, Svizzera, Germania, Giappone 2023 la trama: Durante un tour promozionale ad Osaka in Giappone per l’occasione della riedizione della sua prima opera la scrittrice parigina Sidonie Perceval, che non riesce più a scrivere un nuovo libro ed e’ ancora in crisi per la morte del marito Antoine perito in un incidente stradale, inizia una relazione con il suo editore giapponese Kenzo Mizoguchi a sua volta divorziato dalla moglie ed in crisi esistenziale. Tra i templi di Kyoto, una gita sul mare di Naoshima ed i ciliegi in fiore si accorgeranno di amarsi e così vincendo le paure e lo sconforto della fine dei rapporti precedenti. Impareranno a lasciarsi andare, finalmente dimenticano il passato ed iniziano una nuova vita.......insieme. La recensione: Viaggio in Giappone distribuito in Italia da Academy Two e diretto con delicatezza da Élise Girard è un film struggente e sentimentale, che mi ha ricordato il film classico “Ghost” del 1990 con Demi Moore. Ma non è solo un film sui fantasmi, sarebbe riduttivo giudicarlo in questa maniera. È soprattutto un film che ci dice che il Giappone è la terra dei fantasmi ed ogni vivente ha il suo accanto. Il fantasma della scrittrice Sidonie la sempre eccellente Isabelle Huppert, che interpreta il ruolo con leggerezza ed eleganza e il defunto marito Antoine interpretato da August Diehl. Il suo spettro perseguita in Giappone Sidonie e la segue ovunque. August agli occhi della donna è una presenza reale, ma non ha consistenza corporea, l’ombra dell’uomo che era, la sua immagine riflessa. La memoria che diventa realtà è solo un nuovo grande amore ed attrazione libererà la donna dalle sue ossessioni e l’amore di un nuovo uomo le farà dimenticare il passato. Élise Girard ci narra quindi dello sbocciare di un amore tra persone di culture e razze diverse, mondi lontanissimi, ma che si congiungono anche carnalmente come la bellissima scena dei corpi in amore tra Sidonie e Kenzo che finalmente dopo anni di astinenza scoprono il piacere del sesso. Questa scena è da antologia del cinema ben filmata dalla mdp e sezionata in rapida sequenza con dei fermo immagine che trasudano carnalità, piacere e desiderio finalmente soddisfatto. Bellissima la frase che rimane impressa pronunciata da Kenzo “Prima o poi dobbiamo liberare i morti e lasciarli morire”, se vogliamo “rivivere”. Superba commistione catartica tra il cinema orientale contemplativo dei fantasmi e del cinema francese intimista e psicologico. Alla fine della visione ci si sente sereni e sazi spiritualmente l’inquietudine ha lasciato il posto alla pace senza più ansia e struggimenti che ossidano la mente e provocano lo stallo e nel caso di Sidonie il blocco creativo. La scena finale dei saluti all’aereoporto tra la nuova coppia è girata con ingegno e tanto sentimento commuove e ci fa capire che i due innamorati avranno un futuro insieme ed i fantasmi potranno finalmente riposarsi per l’eternità abbandonando il limbo. Interpreti e personaggi Isabelle Huppert: Sidonie Tsuyoshi Ihara: Kenzo Mizoguchi August Diehl: Antoine Setsuko

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Ultimi commenti

  1. ezio
    di ezio

    Non l'ho mai visto...devo farmi pure io un viaggio....in Giappone,grazie Claudio

    1. claudio1959
      di claudio1959

      Allora andiamo insieme Ezio dopo Perfect days di Wenders questo gioiello è proprio “L’anno del Giappone”.

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati