Regia di Ron Howard vedi scheda film
Non era affatto scontato il suo successo. Chi potrebbe mai trovare interessante, infatti, la vita di un matematico? Questa è la prova che, pur nelle immancabili libertà nel ritrarre le persone e gli eventi, un ottimo film è sempre possibile, anche sui soggetti più impensabili. Merito della sapienza e professionalità con cui si è riusciti a trasferire sullo schermo un dramma umano del tutto verosimile, coinvolgente e talvolta persino turbante.
Certamente non sarà una biografia attendibile, perché sconvolta dalle inevitabili licenze poetiche di un qualsiasi adattamento romanzato, ma è indubbia la sua capacità comunicativa, il suo trasudare emozioni e il suo narrare energico e commovente.
La sceneggiatura dona un carisma profondo a ciascuno dei protagonisti, sorretti da un cast in stato di grazia, e costruisce nella brillantezza dei dialoghi e delle interazioni quella sublime aura che accompagna ogni situazione qui narrata, sempre nella indovinata alternanza fra toni e tematiche di opposta natura, senza dissonanze.
Dal punto di vista tecnico, segnalerei fra i diversi aspetti il geniale espediente scelto per tradurre le proiezioni della mente malata di schizofrenia in una maniera che fosse credibile per lo spettatore. E ovviamente la straordinaria colonna sonora, che si distingue lungo tutto il film. Consigliato!
Forbes Nash Jr. è un giovane, timido ed eccentrico matematico, che grazie alle sue geniali teorie riesce a raggiunge la fama e un prestigioso posto da ricercatore al Mit. In piena guerra fredda, la sua abilità nel decifrare codici segreti attira l'attenzione del Pentagono. Ma le sue manie di persecuzione lo spingono verso la malattia mentale e il ricovero in ospedale, dove viene sottoposto a sedute di elettroshock e a massicce dosi di farmaci. Grazie all'amore della moglie Alicia, riesce a tornare all'università e, ormai settantenne, viene insignito del premio Nobel.
Un James Horner particolarmente ispirato firma delle musiche eccezionali, in grado di creare quelle giuste atmosfere delicate e toccanti. Questo si chiama talento. Da Oscar.
Proprio niente.
Per me è il suo capolavoro.
John Nash rappresenta forse la sua più riuscita interpretazione. Davvero ottimo.
Eccellente Alicia Nash, seriamente convincente.
Perfetto nel ruolo del glaciale William Parcher.
Conferisce l'adeguata autorità al dottor Rosen.
Dignitoso Charles Herman.
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