Regia di Ron Howard vedi scheda film
Romanzata, ma non troppo, è questa la biografia di un personaggio straordinario e certamente di un matematico atipico: la follia di Nash è il prezzo che, probabilmente, egli ha dovuto pagare per poter raggiungere intuizioni rivoluzionarie come le sue. Un Nobel, un uomo rispettato e sicuro delle proprie potenzialità, ma anche una persona fragile nella sua solitudine, impacciato nei rapporti con la gente, difficile ad etichettarsi e alieno alla socialità forzata. Russell Crowe, il che non era assolutamente scontato, se la cava davvero in maniera egregia, interpretando un ragazzo smarrito ed un uomo alla deriva; Howard calca di tanto in tanto sul patetico, ma riesce a raccontare prima di tutto, ed a farlo in maniera suggestiva, rimanendo per lo più fedele ad un tocco delicato nella descrizione della non facile vita di una persona non solo geniale, ma anche malata. Tratto dalla biografia di Nash scritta da Sylvia Nasar (successivamente tradotta ed uscita anche in Italia), A beautiful mind ha raccolto premi intorno a tutto il globo, cominciando da ben 4 Oscar, fra cui quello per il miglior film; durata forse un po' esagerata, che sfora di una manciata di minuti le due ore, dilungandosi forse eccessivamente nella seconda metà. 7/10.
Vita, opere e follia di John Nash, matematico. Dal college nell'immediato secondo dopoguerra all'elaborazione di importanti teorie (per le quali giungerà persino al Nobel), dal lavoro per il ministero della Difesa Usa al matrimonio con Alicia ed alla scoperta scioccante di essere schizofrenico.
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