Regia di Ron Howard vedi scheda film
Qualche anno prima dello splendido "Cinderella Man", Ron Howard e Russell Crowe hanno fatto delle "prove generali di biopic" con la storia del matematico John Nash e della sua "mente bellissima"... ma un po' bacata. "A beautiful mind" è un film "classico", nell'accezione più nobile del termine: tempi doverosamente dilatati, regia elegante e rigorosa, cast eccellente (strepitoso Russell Crowe, notevoli Jennifer Connelly, Ed Harris e Paul Bettany) e una storia solida e consistente, perfetta nel creare quell'inestricabile mix di commozione, nostalgia, emozione e struggente consapevolezza del tempo che passa e della vita che fugge silenziosa verso la fine. Insomma: ci sarebbero tutti gli elementi per assegnare alla pellicola di Ron "Rickie Cunningham" Howard le proverbiali quattro stelle... se non fosse per un piccolo ma sostanzioso particolare... "A beautiful mind" è noioso. Ebbene si: è noioso, lunghissimo, lento, interminabile... se posso dirla in termini profani e un po' triviali, a tratti è una vera palla. La lotta del professor Nash contro la schizofrenia che lo affligge appassiona solo a tratti e, nonostante la consistente durata, nella storia della vita di questo bizzarro genio matematico restano tanti buchi, tante caselle non riempite, con pochi anni raccontati in maniera dettagliata e altri quaranta condensati in pochi superficiali minuti. In conclusione "A beautiful mind" è un film meritevole ma anche lento, un po' noioso e, nonostante la notevole lunghezza, anche alquanto irrisolto. Voto sufficiente.
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