Regia di Ron Howard vedi scheda film
Genio e follia hanno qualcosa in comune: entrambi vivono in un mondo diverso da quello che esiste per gli altri (Arthur Schopenhauer)
E' un film vincitore di 4 Oscar e di altrettanti Golden Globe, diretto dal regista statunitense Ron Howard, sulla gioventù e maturità di uno dei matematici più brillanti del novecento, John Nash (1928-2015), interpretato magistralmente da Russell Crowe affiancato da una bravissima Jennier Connelly. Il film fu girato nel 2001 quando Nash era ancora in vita, raccontandone la biografia, sia pure con qualche libertà e omissione, e ripercorrendone i suoi successi ma anche i suoi numerosi ricoveri psichiatrici a iniziare dal 1959 in quanto affetto da schizofrenia paranoidea. Egli, tuttavia, grazie anche a sua moglie ed ai colleghi, imparando a convivere con la propria malattia ed i suoi deliri, dopo gli anni bui della sua vita potè reintegrarsi nel mondo accademico, conseguendo nel 1994 anche il premio nobel per l'economia per i suoi studi giovanili, Il film è tratto dalla biografia scritta da Sylvia Nasar (1999 Ed Rizzoli) basata su testimonianze dei colleghi e dello stesso celebre matematico. A Nash nel 2015 fu assegnato dall'Accademia norvegese di Scienze e Lettere anche il celebre premio Abel Prize. Fatalità volle che Nash morì in un incidente stradale nel New Jersey mentre era in taxi con la moglie presso l'aeroporto di Newark di ritorno dalla Norvegia dove si era recato per ritirare questo prestigioso premio matematico.
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