Regia di Claude Autant-Lara, José María Forqué, Giancarlo Zagni vedi scheda film
Dobbiamo davvero fare la conta per stabilire quale è l'episodio migliore fra i primi due, ma forse è meglio dire che nessuno dei due rimane nell'immaginario cinematografico e nella memoria, questa è già di per sé una consolazione. Il primo è davvero fatto in maniera a dir poco puerile, con un'interpretazione marcata fuori di maniera; il secondo ricorre a stratagemmi che non danno ne umorismo ne tanto meno aspetti macabri; il terzo ha di per sé un senso del surreale che riesce a prendere una piega fra ironia e storia macabra che può reggere, senza esagerare, ma purtroppo questo episodio non riesce a supportare quello che ai due precedenti è sfuggito, anche se ha dalla sua due interpreti giusti come la Valli e Lulli. Il film è frutto di una coproduzione franco spagnola e italiana molto stiracchiata e giustamente mal distribuita.
Tre storie non tutte all'altezza del tema
Non è stato un regista molto fortunato pur non essendo negativo nel suo lavoro, sia come regista che come sceneggiatore, ma i misteri del cinema sono tanti! Anche se in questo caso non si tratta di misteri, ma di rapporti sbagliati che lo hanno costretto a lasciare la via della regia.
Non un è buona occasione per lui, ma d'altra parte basta guardare la sua filmografia per giustifacare questo epidosio
Un regista che ha fatto decisamente di meglio
Troppo teatrale e marcata
Ha fatto decisamente di meglio
La bellezzona,ma c e ne sono di meglio
Poveretto nonsa come fare sbrogliare il ruolo
Decisamente calzante
La figura giusta per un ruolo come questo
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