Regia di Davide Gentile vedi scheda film
AL CINEMA
Il tredicenne Walter, ancora scombussolato dalla morte del padre, trascorre l'estate girovagando da solo lungo il litorale della periferia romana fino ad imbattersi in un giardino antistante una villa chiusa ermeticamente come fosse un bunker.
Ma ad attirare l'attenzione del ragazzo senza dubbio contribuisce la presenza, nella grande piscina che spicca tra il giardino e l'abitazione, di uno speciale essere vivente decisamente fuori luogo tra le acque dolci della grande vasca.
Dopo essere scampato per un soffio ad un pericolo davvero serio, Walter familiarizza con il giovane guardiano del luogo, un ragazzo di una decina d'anni più grande.
Quest'ultimo gli spiega che la casa non è abbandonata, bensì è la residenza di un tenuto boss soprannominato Il Corsaro, che solo dopo tempo inizia a manifestarsi, rivelandogli di esser stato un caro amico del padre defunto.
L'estate prosegue con il protagonista che diviene la mascotte di un gruppo di teppistelli di quartiere amici del guardiano, meritandosi la fiducia del gruppo al punto da trasformarsi in un attivo collaboratore per i colpi messi a segno dalla gang, e quindi finendo per far aumentare lo stato d'ansia della mamma di Walter, già da tempo impossibilitata a trovare un dialogo con quel figlio taciturno ed impenetrabile.
L'opera prima di Davide Gentile merita considerazione ed affetto per la schiettezza di alcune situazioni che vedono al centro il tormentato giovane protagonista, coinvolto in una situazione dagli sviluppi che rasentano il grottesco.
Poi certo il film soffre di qualche dialogo non particolarmente originale o spontaneo, e di una certa genericità da parte dei personaggi di contorno, anche quando ad interpretarli sono chiamati ispirati professionisti come Edoardo Pesce, Virginia Raffaele e Claudio Santamaria.
Meglio allora la genuinità poco costruita, al limite del tentennamento, mostrata dal giovane acerbo interprete Tiziano Menichelli, che si adopera in sottrazione e probabilmente senza troppa intenzionalità a rendere interessante e naturalmente sfaccettato il suo personaggio di protagonista assoluto della vicenda dai tratti surreali e quasi grotteschi, che spesso stridono con il contesto che li circonda, ma che finiscono per rivelarsi anche l'aspetto più interessante e vitale della vicenda, almeno fino al finale troppo consolatorio, se vogliamo prevedibile e davvero improbabile.
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