Regia di João Canijo vedi scheda film
CINEMA OLTRECONFINE
Una morte improvvisa del titolare di quello che un tempo fu un albergo di lusso, ma ora mostra segni di decadenza ovunque, spinge un gruppo di donne, accomunate tra loro dalla appartenenza a diverse generazioni della stessa famiglia, a mandare avanti la struttura, situata sulla costa settentrionale portoghese, alla vigilia dell'apertura stagionale.
Ma presto i rapporti tra le donne, capeggiate dalla avvenente ma in po' instabile vedova (la bellissima Anabela Moreira già apprezzata in Blood of my blood, sempre di Canijo) resi più tesi dalle difficoltà di una gestione che le coglie spesso impreparate, vengono a pregiudicarsi, mettendo in pericolo il futuro già piuttosto pieno di incognite di quell'albergo in declino.
Quando poi sopraggiunge anche in modo inaspettato una ulteriore nipote finisce per concentrarsi su di lei la genesi di tutte le problematiche presenti, facendo emergere l'odio latente e mai espresso prima tra le donne e i risentimenti accumulati.
Fino ad un atto estremo finale.
La strabiliante e volitiva distribuzione cinematografica francese non finisce di stupire e rende fruibile un doppio lavoro eccezionale.
Mal viver & Viver mal, costituiscono due facce di una stessa medaglia, che racchiude la più recente fatica cinematografica di Joâo Canijo.
Una storia divisa in due film speculari (un po' come succedeva con Smoking/No Smoking di Alain Resnais,) con medesima ambientazione in un albergo un po' demodé con ampia piscina.
Il malessere esistenziale che colpisce dapprima le cinque donne che si ritrovano a gestire la struttura dopo la morte del titolare (Mal viver), e poi i disagi emotivi, le depressioni e le gelosie che colgono alcuni tra i clienti della struttura.
Il ritorno di un grande autore portoghese, in un progetto lungo oltre quattro ore, aggiudicatosi l'Orso d'argento - Premio della Giuria alla Berlinale 2023.
Un film che andrebbe forse visto al contrario, presentando prima le storie di vita degli ospiti, per poi concentrarsi sul dramma delle cinque donne coinvolte loro malgrado nella gestione dell'hotel.
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