Regia di Alessio Liguori vedi scheda film
Dominick ed Erick ricevono un pacco inatteso; contiene una console di cui non sanno nulla. Provano ad accenderla e la console risulta stregata: l'ha mandata loro, infatti, il terribile dottor Giniu che di tutto fa per eliminarli. Noncuranti di ciò, i due cominciano a giocare e vengono risucchiati dal videogame. L'avventura ha inizio.
Se non state molto, molto attenti rischiate di uscire dal cinema (o più in generale dalla visione di questo lavoro) pensando di aver visto un film dei Mecontrote: i protagonisti sono due ragazzi, maschio e femmina, dal forte accento siciliano e completamente senza arte né parte (sia i personaggi che gli interpreti, incapaci di recitare all'ennesima potenza); stanno assieme, si comportano come bambini e il loro menage è perturbato da megamostri di fantasia che, non si sa perché, tirano loro brutti scherzacci. E puntualmente finiscono scherzati a loro volta. Soltanto che questi, i due de Il viaggio leggendario, si chiamano DinsiemE: colpo di scena! Dominick Alaimo ed Erick Parisi seguono l'ormai lunga scia delle pellicole realizzate addosso agli YouTuber, fenomeni quasi sempre estemporanei di popolarità farlocca sul web, dove i followers si comprano per pochi spiccioli e dove, soprattutto, non serve essere capaci di intrattenere il pubblico per risultare 'famosi'. Con tali premesse il buco nell'acqua poteva essere l'unico risultato possibile per questo Viaggio leggendario, lungometraggio peraltro confezionato con mezzi modesti e idee stantie, eppure è così dannatamente difficile distinguerlo da un film dei Mecontrote che non sorprenderebbe neppure veder assurgere al successo anche i DinsiemE. D'altronde il pubblico rigorosamente superjunior è lo stesso per le due coppie di influencers. Qui compaiono in particine anche Herbert Ballerina e Riccardo Cicogna; la sceneggiatura è di Alaimo e Parisi, Fran Crisafulli e Beatrice Valsecchi. 82 minuti di durata: almeno in qualcosa i DinsiemE superano i Mecontrote. 2/10.
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