Regia di Howard Hughes vedi scheda film
L'unico senso che posso vederci è che intendesse essere un film comico, e in tal caso sarebbe opportuno il titolo italiano che sottolinea una delle cose più sceme della vicenda, il fatto che Rio (la maggiorata debuttante Russell, sempre vista di profilo come per la pubblicità di reggiseni), fidanzata e innamorata di Holliday e decisa finora a uccidere Billy Kid che le aveva ucciso il fratello e che ora, gravemente ferito, viene affidato da Holliday alle sue cure, per curarlo meglio, visto che ha un febbrone da cavallo, non trova di meglio che spogliarsi e coricarsi accanto a lui per scaldarlo con il suo corpo; per salvare la morale e tranquillizzare la zia che tenta di opporsi, Rio la manda a chiamare il pastore per il giorno dopo, per sposare l'inconsapevole delirante Billy. Il quale, ristabilito e ripreso l'uso di ragione, restituisce a Holliday la donna ma vuole per sé il cavallo; il guaio è che anche Holliday preferisce il cavallo: nel primo western della storia in cui si introduce una donna provocante entrambi gli uomini le preferiscono un cavallo, e l'intera vicenda drammatica ruota attorno ad un triangolo sentimentale tutto maschile, di amicizia almeno velatamente omosessuale e mista di reciproche gelosie e ripicche fra i due banditi e lo sceriffo Pat Garrett; tenuto poi conto che ormai era entrata nel mito l'uccisione di Billy da parte di Garrett, anche la conclusione, in cui lo sceriffo uccide invece, fra tormenti di gelosia, l'amico Holliday e poi accredita l'imbroglio organizzato da Billy che sulla tomba scrive il proprio nome e lascia le proprie pistole, per scomparire nell'anonimato, diventa un'altro sberleffo alla storia e un altro tema che verrà ripreso. Insomma, il film anticipa tanti temi, ma li accumula in disordine e con una serietà inadatta ad essi. Non fa ridere, ma stento a credere che non ridesse il grosso pubblico quando il film è uscito.
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