Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Rosso sangue

di undying

7 stelle

Uno dei più celebri horror diretti da Joe D'Amato, in momentanea trasferta dal cinema erotico. Concepito come seguito di Antropophagus, Rosso sangue è stato scritto e interpretato (come il precedente) da Luigi Montefiori, celebre attore di pellicole western, più noto con lo pseudonimo di George Eastman.

Inseguito da un prete (Edmund Purdom), il criminale Mirkos Tanopoulos (Luigi Montefiori) tenta di fuggire, ferendosi gravemente all'addome nel tentativo di scavalcare un cancello. A detta del prete, Mirkos è un essere umano indistruttibile, frutto di un esperimento genetico. Ricoverato in condizioni apparentemente critiche, Mirkos riprende i sensi in ospedale, dove massacra l'infermiera per poi fuggire nuovamente. Dopo aver ucciso anche un macellaio e un motociclista (Michele Soavi), arriva in prossimità di un'abitazione nella quale vivono la paralitica Katia (Katya Berger) e il piccolo fratello Willy. Mirkos, penetrato nell'abitazione, uccide la baby sitter (Cyndi Leadbetter), quindi l'infermiera Emily (Annie Belle) appena sopraggiunta per prendersi cura dell'invalida Katia che rimane così, assieme al piccolo Willy, in balia della furia omicida di Mirkos.

Aristide Massaccesi, celato dietro il nick di Peter Newton, gira un lungo e interminabile clip cinematografico raschiando "il fondo del barile": cerca di mettere insieme il meglio di Halloween (lo slasher) e Profondo Rosso (la musica), realizzando un serrato thriller basato su di un debole soggetto. Ma se ci si dimentica di avere di fronte attori poco espressivi (Edmund Purdom su tutti) e ci si gode il clima delirante, alla fine il divertimento è garantito.

Rosso sangue è stato sceneggiato da George Eastman, pseudonimo utilizzato da Luigi Montefiori, versatile collaboratore di Joe D'Amato (con il quale poi debutta in regia dirigendo DNA - Formula letale) che per l'occasione riveste anche il ruolo del killer immortale. Il personaggio interpretato da Edmund Purdom (il prete che da la caccia al mostro) è con tutta evidenza derivato da quello del celebre dott. Loomis (Donald Pleasence), come buona parte del film stesso sembra essere una perfetta "italianizzazione" del più celebre Halloween. Massaccesi sembra ispirarsi ad una sequenza di Paura nella città dei morti viventi, quando mette in mostra un feroce omicidio con sega circolare che "tormenta" (diciamo così) il cranio di una vittima. Girato con il titolo di lavorazione di Antropophagus 2, in alcune edizioni home video per il mercato estero è stato distribuito anche come Absurd o Zombie 6: monster hunter.

Curiosità

- Tra le comparse è presente Michele Soavi, abituale frequentatore dei set horror di Bava, Argento e Fulci, come aiuto regista (prima di esordire -nel 1987- dietro la M.d.P. con Deliria, prodotto dallo stesso Massaccesi): il giovane attore, nei panni di un motociclista che si imbatte contro l'incontenibile creatura, utilizza -data la ristrettezza del budget- la sua stessa moto.

- Massaccesi in seguito autocelebra se stesso e Rosso sangue quando, dirigendo Ritorno dalla morte (1991), ripropone la scena del viso di una vittima ustionato dalle fiamme.

- La baby-sitter Emily (Cindy Leadbetter, già antropofaga nell'incipit di Emanuelle e gli ultimi cannibali) ad un certo punto segue su un televisore una telenovela. Si tratta di un momento estrapolato da Sesso nero, un film hard (considerato il primo porno italiano) girato da Massaccesi nel 1979. Per l'occasione il segmento è stato ridoppiato.

- La colonna sonora (edizioni musicali CAM) fa la sua presenza per tutta la durata della pellicola, con una bella partitura musicale (derivata da quella gobliniana di Profondo rosso) firmata da Piero Montanari, ed è stata riproposta tale e quale anche in Pieces (Juan Piquer Simon, 1983). Da notare il taglio "argentiano" della (invadente) soundtrack: Massaccesi opta per una composizione musicale che sembra parecchio ispirata da Profondo rosso (e da Halloween, ma questa è una conseguenza logica). Da segnalare, inoltre, come il film di Argento, abbia influenzato anche il titolo (là Profondo rosso, qua Rosso sangue).

"Un gesto d’amore cuce cielo con cielo, soglia con soglia e vita con vita. Un gesto di violenza cuce solo nero con nero e dentro quel buio non si innesta nessun fiore, nessun colore e nessuna formula di serenità." (Fabrizio Caramagna)

Trailer bluray Severin