Regia di Peter Newton (Aristide Massaccesi) vedi scheda film
Un energumeno terrorizza una città; non solo è violento e spietato, ma è anche praticamente immortale, grazie a particolari caratteristiche del suo fisico. Soltanto un prete sembra aver compreso l'effettiva pericolosità del mostro.
Rosso sangue è l'effettiva dimostrazione delle capacità di un regista a lungo snobbato e sminuito come Aristide Massaccesi, che qui si firma come Peter Newton, ma che è maggiormente noto con lo pseudonimo di Joe D'Amato. Già direttore della fotografia da più di un decennio, già regista da quasi altrettanto tempo, ma dedito a generi frivoli (commediole, farse, parodie) o addirittura alla pornografia, Massaccesi riesce con questa pellicola a lasciare un buon segno, sfoggiando al contempo le sue discrete capacità di messa in scena, il suo sguardo mai dozzinale e una vena splatter ben assecondata. Il sodale dell'operazione è Luigi Montefiori, alias George Eastman (come interprete, qui protagonista) oppure John Cart (come sceneggiatore); fra gli altri interpreti si possono segnalare Annie Belle, Charles Borromel e Ted Russof. Il regista riveste anche un ruolo in produzione e si occupa del montaggio (questa volta sotto le mentite spoglie di Richard Haller), a testimoniare le sue velleità autarchiche e anche il risicato budget a disposizione. Rosso sangue, nonostante il titolo banale, è un apprezzabile prodottino 'di genere', sicuramente lontano dalla serie A cinematografica, ma realizzato con sufficiente cura dei particolari e altrettanto distante dagli Z-movie coevi. Ed è anche il prodotto più elaborato (o sarebbe meglio dire 'meno tirato via'?) dei sette (!) film licenziati da Massaccesi nel corso del 1981. 3,5/10.
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