Regia di Peter Newton (Aristide Massaccesi) vedi scheda film
Guardiamo per un attimo in faccia la realtà: Joe D’amato (ergo Aristide Massaccesi, che dirige – ci duole usare questo verbo – sotto uno dei suoi tanti pseudonimi) è un regista (?!) dal quale non ci aspetta più di tanto. Puntualmente presente (e direi anche giustamente) in ogni rivista o sito riguardante il cinema trash o di serie Z (perché al confronto le pellicole di serie B sembrano film di Kubrick!), è diventato un regista di culto grazie appunto a film (ingiustamente, inspiegabilmente) diventati cult movies, tra i quali spiccano “Antropophagus”, “Buio Omega”, nonché i tantissimi film pornografici che hanno caratterizzato il suo periodo cinematografico sapientemente denominato “esotico-erotico” (poiché girate a Santo Domingo).
Qui non riesce neppure a raggiungere il livello (e che livello…) dei suoi più famosi (s)cult.
Si guarda a Dario Argento e alla gloriosa tradizione del giallo all’italiana, inserendo truculente scene splatter che avrebbero potuto costituire l’unico motivo di interesse del film, se solo non si riducessero a una misera manciata (in questo senso, tutt’altra cosa era “Buio Omega”).
Distribuito all’estero (!) con svariati titoli tra i quali “Absurd” e “Horrible”, la pellicola può essere sinteticamente descritta nientemeno che con questi suoi titoli alternativi: assurdo e orribile.
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