Regia di Lasse Hallström vedi scheda film
Cosa occorre per creare un'opera dall'apparenza solida, truccata da semikolossal, e con tutti gli ingredienti del perfetto melodrammone?
Procurarsi una storia più o meno compassionevole (tipo: uomo con figlia abbandonato dalla moglie sciagurata, cambia vita sperando nella buona sorte)
Rimediare due o tre protagonisti tendenti al travaglio double face (esteriore/interiore) e piacioneria dissimulata (Spacey e Moore) ed almeno una che giochi alla svalvolata (ma come je piace alla Blanchett!... ).
Accattare una location intrigante dalle venature fantasy che fanno l'occhiolino a leggende popolari, incanti, balle sinistre, incubi onirici e quant'altro.
Farcire di comprimari sopra le righe, con propensione al surreale, comprese bambine istericheggianti.
Mettere tutto in mano ad un regista che sguazza alla grande nel pietismo facile (girerà in seguito Hachiko, che è tutto dire...)
e sottolinea con tediosa enfasi sia le panoramiche che il particolare.
Servire su digitale terrestre.
Meglio se on demand cosi almeno tirate il fiato ad intervalli ossigenanti.
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