Regia di Demian Lichtenstein vedi scheda film
Il truce Kevin Costner, il duro Kurt Russell e una banda di altri avanzi di galera decidono di svaligiare un casinò di Las Vegas travestiti da Elvis, mentre del Re si sta celebrando la settimana dei sosia. L’idea non è nuova, ma al contrario degli undici di Ocean questi fanno una strage. Poi si fregano a vicenda. O meglio: Costner cerca di far fuori gli altri ma ha fatto i conti senza Jena Plissken. E senza l’avventurosa “famiglia” (Courteney Cox più bimbo) che si porta suo malgrado dietro. Superato l’imbarazzo dell’agghiacciante regia, ecco un bel divertissement che riconcilia con il cinema di seconda fila, quello che può al massimo permettersi divi decaduti o di una certa età. È bello vedere Costner con la pancetta e Russell senza lifting vendicarsi dei parametri divistici accettati dai colleghi patinati. In ruoli peraltro invertiti: Kevin doveva fare il fuorilegge buono stile “Un mondo perfetto” ma all’ultimo momento ha chiesto al regista e a Kurt che gli venisse lasciata la parte dell’antagonista. Un figlio di Elvis pazzo furioso e ferocissimo, destinato alla galleria di cattivoni western stile Lee Marvin. In “La rapina” si spara, si mangia, si scopa, si scappa, si picchia, si ruba e si ascoltano in colonna sonora Stevie Ray Vaughan e Elvis Aaron, che pare facciano bene alla pressione. Accontentiamoci.
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