Regia di Joe Roth vedi scheda film
Amore in mezzo a tante altre catastrofi ditero le quinte di Holllywood..Il regista Joe Roth conosce bene il meccanismo che porta avanti Hollywood essendo stato capo degli Studios a più riprese e quindi chi meglio di lui può conoscere tutto quello che accade dietro le quinte nel dorato mondo del cinema?E sceglie di ritornare alla regia dopo molto tempo con un film,,sceneggiato anche da Billy Crystal che in fin dei conti è un Bignami di tutto quello che accade lontano dai riflettori,delle baruffe sentimentali,delle impennate d'orgoglio,dei malintesi e degli equivoci che si vengono a creare.Sotto questo profilo è una commedia abbastanza datata ma ha il pregio di parlare un linguaggio moderno(perchè in fondo oggi tutto fa gossip e questo film è efficacissimo nel descrivere tutti i pettegolezzi)e soprattutto ha il grosso pregio di divertire.Crystal che da bravo egoista tiene per il proprio personaggio le battute migliori prosegue nella sua scalata al genere alleniano che fortemente lo aggrada usando come sfondo non la Manhattan adorata da Woody ma la Los Angeles che gli è molto più congeniale.Il film però osa molto meno di quello che potrebbe osare dando l'impressione di finta cattiveria e risultando quasi aromatizzato all'acquasanta se confrontato ad esempio con l'acidissimo S.O.B. di Edwards per restare al genere commedia o se vogliamo citare due altre pellicole ben più profonde riguardo al dietro le quinte hollywoodiano con il capolavoro Viale del Tramonto o con l'ipnotico e incompreso Fedora entrambi di Wilder che si interrogano sull'essenza dell'illusione del mondo cinematograficoI.Il film di Roth si tiene saggiamente alla larga da illustri predecessori e da cattiverie inusitate caricando con fiori e spume odorose i cannoni della satira antihollywoodiana.Cerca di buttarla un po'sulla farsa ,strappando anche più di una risata ma il finale è abbastanza telefonato e la storia d'amore tra Cusack e la Roberts è piuttosto blanda.Invece le assurde richieste della Zeta Jones alla Roberts(che ne interpreta la sorella/assistente)sono quasi da museo degli orrori.Proprio quello che ti aspetti dalla più capricciosa delle tue dive....
da bravo sceneggiatore egoista si tiene per se le migliori battute.Continua nel suo avvicinarsi all'umorismo alleniano
non male in un personaggio che a occhio sembra molto vicino alla realtà.
Incarna benissimo il ruolo della diva capricciosa
quieta e placida.Come un soprammobile,dove la metti sta
regia non memorabile che non osa quando potrebbe
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