Regia di Francesco Miccichè vedi scheda film
Sergio Marchionne raccontato per immagini: quelle di archivio che ne raccontano l'operato in testa alla Fiat, la più grande azienda manufatturiera italiana, raccolta sull'orlo del baratro finanziario e risanata con strategie a cavallo tra il coraggioso e il controverso; e quelle delle interviste di chi lo ha conosciuto da vicino.
La Fiat e la Ferrari, gli scontri con i sindacati, la fusione con Chrysler, gli accordi di Pomigliano: Sergio Marchionne è stato al centro delle cronache economiche italiane e internazionali per un buon quindicennio, dai primi anni del Duemila fino ai suoi ultimi giorni di vita, nell'estate del 2018; ma oltre a essere un dirigente industriale di spicco, sovente sulle prime pagine dei giornali, Marchionne è stato anche un uomo, e in entrambe le vesti può essere senz'altro definito 'fuori dal comune'. In questo documentario Francesco Miccichè tenta di fare un ritratto di entrambi i Marchionne: quello pubblico e quello privato, sbattendo però contro una sorta di muro ogni volta che prova a entrare nell'intimo, nel quotidiano dell'oggetto della sua indagine per immagini. L'uomo che non andava in vacanza mai, che indossava sempre e solo pullover – peraltro mai particolarmente vistosi, firmati o in alcun modo eleganti – è stato semplice e schivo quando intransigente e determinato nel suo lavoro, tanto da aver lasciato l'impressione di identificarsi completamente nella azienda che rappresentava. Oltre a una buona mole di filmati d'archivio, dicono la loro in interviste originali su Marchionne, tra i tanti, Gianni Riotta, Oscar Farinetti, Massimo Gramellini, Matteo Renzi, Marco Ferrante e John Elkann. Produzione Rai, cento minuti circa di durata. 6/10.
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