Regia di Paolo Heusch, Brunello Rondi vedi scheda film
Paolo Heusch, Brunello Rondi, Franco Solinas, Ennio De Concini, Franco Brusati (con la collaborazione ai dialoghi di Sergio Citti): sei nomi, tutti di ottimo livello, per mettere in scena il romanzo di Pasolini. E il risultato non delude affatto: la Vita violenta di Tommaso è lo specchio (di una Roma e) di un'Italia in corsa verso il benessere, che si è però dimenticata degli 'ultimi', cioè degli strati sociali più bassi; in questo e nell'accostamento fra i due protagonisti, Una vita violenta può sovrapporsi facilmente ad Accattone, potrebbero essere due episodi della stessa raccolta di racconti. Bravo Citti, c'è anche una parte minore (un comunista) per Enrico Maria Salerno (ed una comparsata come infermiere per il mito del trash Ennio Antonelli). 6/10.
Tommaso è un ragazzo povero delle borgate romane; trascorre le sue giornate fra scorribande e risse con il suo gruppetto di amici fascistelli. Gli toccano prima la galera e poi il sanatorio, per aver contratto la tubercolosi. Guarito, si 'converte' alla Dc e quindi al comunismo, ma la malattia torna prepotente..
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