Regia di Pierre Granier-Deferre vedi scheda film
In questo mondo di uomini. Ambiziosi, potenti, subdoli, vanesi, ma sempre e comunque, ognuno a suo modo, amorevoli. Questo acquerello, dalle delicate tonalità femminili, traccia il ritratto di una donna impossibilitata dalle circostanze storiche e sociali a scegliere il proprio destino, eppure determinata nella volontà di inseguire, attraverso i sottili e fortuiti canali delle occasioni, i propri naturali desideri. La relazione di Margot con Michel non nasce né da un cieco abbandono alla sensualità, né da una ricerca dell'avventura trasgressiva; è, invece, un viaggio alla scoperta di una parte ignota di lei stessa, intrapreso per capire le ragioni di una misteriosa attrazione. In questo modo ella riesce a immergere la mano e il cuore in ciò che, con gli altri uomini della sua vita, era finora riuscita soltanto a sfiorare. Il suo percorso sentimentale è un palpito inudibile nel clamore delle guerre e delle rivoluzioni, nello strepito della politica e nel fragore delle armi di un'Europa in subbuglio. Eppure è la spontanea e preziosa espressione di una rara profondità interiore, dentro cui l'amore germoglia e cresce con laboriosa costanza, come un tenero fiore della carne ed un fine ricamo dell'anima. "Una donna alla finestra" ha la gentile discrezione di un piccolo merletto che spunta sotto un'uniforme, o un decoro liberty che occhieggia da un'architettura in stile impero: un dettaglio di elegante seduzione che colpisce per la dignitosa audacia con cui, in tanta triste aridità, si fa avanti per proclamarsi vivo.
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