Regia di Volker Schlöndorff vedi scheda film
Harry Barber, giornalista uscito da poco di prigione, si ritrova nuovamente nella natia Palmetto in compagnia di Nina, la sua fidanzata storica, e un nuovo lavoro che però stenta ad arrivare. Dopo una serie di vane ricerche Harry s’imbatte in Rhea Malroux, ricca ereditiera che gli propone di organizzare il finto rapimento della figliastra Odette, per poter estorcere a suo marito mezzo milione di dollari.
Woody Harrelson aggiunge alla sua lunga fila di personaggi ambigui il ruolo di uno reporter appena uscito dal carcere nel quale era recluso ingiustamente e alla disperata ricerca di una nuova occasione lavorativa, dall’altro lato una donna fatale ad ammaliarlo e incarnata dalla caratterista Elisabeth Shue, recentemente intravista nel serial Kobra Kai, sullo sfondo la piccola città di Palmetto, piccolo centro abitato del sud della Florida dotato di un’afa opprimente al quale s’aggiungono altri comprimari di ottimo livello come Gena Ghershon e Chloe Sevigny.
Rivisitazione ben riuscita del genere hard boiled sdoganato fin dagli anni ‘40 da autori come Hammett, Chandler e Spillane e attori del calibro di Bogart e Mitchum. Harrelson con voce fuori campo e cappello a tesa larga, non sfigura nel genere e nella descrizione di un personaggio alla deriva dotato di una morale ma anche dal desiderio di arricchirsi rapidamente. L’intreccio è ben congegnato e liberamente ispirato al romanzo ‘Mossa decisiva’ di James H. Chase dal quale il regista Volker Schlöndorff ricava una trama avvincente e dolente esattamente come quella che si respira nel sud degli States, a fine visione l’unico dubbio che rimane è che forse una pellicola come questa sia sfuggita alle sale cinematografiche esclusivamente perché figlia di un genere che ormai è stato ampiamente abbandonato.
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