Regia di Luciano Ligabue vedi scheda film
Qui casca l’asino: come spesso succede, al secondo film. Un soggetto sui trentenni in crisi, trattato con un’idea di sceneggiatura adolescenziale e girato senza la minima consapevolezza della regia cinematografica: questo è Da zero a dieci. Ed è una delusione per chi – come il sottoscritto – aveva apprezzato Radiofreccia. Ad aggravare la situazione, c’è un egocentrismo, grave per un personaggio che racconta di avere fatto «una vita da mediano», ed un’idea dell’omosessualità che sembra uscita dal Vizietto. Come regista, Ligabue è un bluffone.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta