Regia di Henry Bean vedi scheda film
Questo film è tratto da una storia vera.E'la testimonianza ulteriore,se ce ne fossencora la necessità, che la realtà supera sempre di gran lunga ogni forma di immaginazione.E'un continuo,schizofrenico confronto tra tesi e antitesi racchiuse nello stesso individuo.Il quale per destino è di origine ebrea,per libero arbitrio si avvicina alle idee naziste antisemite identificandosi in esse fino a perpetrare atti di violenza,dalla semplice prevaricazione allo studentello ebreo all'inizio del film fino agli attentati dinamitardi alle sinagoghe.Apologia di nazismo quindi?Assolutamente no.Il protagonista ha le sue idee e soprattutto conosce bene dal di dentro quello che combatte,pur se la sua ideologia sfocia sovente nel delirio e mostra spesso segni di debolezza da cancellare a forza.I suoi degni compari di militanza neonazista sono prospettati semplicemente come dei decerebrati in cerca del'ultraviolenza di kubrickiana memoria.L'ideologia è solo una pallida giustificazione del lro bisogno di violenza.The believer è un film che fa molta più paura di un qualsiasi horror perchè riesce a cogliere esattamente la tenebra racchiusa nel cuore di questo giovane ebreo neonazista.Coglie le sue lacerazioni,il suo groviglio emozionale inestricabile,la sua contraddizione in termini.Però questo naziskin almeno pensante,quanto più combatte gli ebrei e le loro idee tanto più sente il bisogno di ritornare tra quella che era stata la sua gente.L'estrema contraddizione della sua vita,la forza delle sue idee che viene convogliata in cieca violenza,il suo rapporto di odio/amore con il testo sacro ebraico,la torah, che continua pervicacemente a studiare cercandovi punti di debolezza.O forse per trovare un appiglio.Danny,questo il suo nome,è vittima e carnefice allo stesso tempo e quando nasconde assieme ai suoi amici naziskin una bomba alla sinagoga che normalmente frequenta fa allontanare tutti gli altri alla ricerca dell'estremo sacrificio.Le carni vengono dilaniate così come lo hanno dilaniato le idee.E continuerà a salire un infinita scalinata alla ricerca del suo Dio.Il film di Bean è il classico prodotto indipendente americano uscito dal Sundance.Eun prodotto sporco,sgrammaticato cinematograficamente ma che ha dalla sua parte una notevole forza espressiva.E'incisivo nel descrivere la follia neonazista e la metamorfosi del giovane Danny,ebreo naziskin alla ricerca del risanamento di tutte le sue contraddizioni.Ryan Gosling è interprete fantastico,difficile dimenticare questa sua prova.....
regia notevole
prova di incredibile intensità
personaggio pleonastico
anche lei secondaria
non male
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