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Tinnitus

Regia di Gregorio Graziosi vedi scheda film

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La recensione su Tinnitus

di undying
3 stelle

Dramma dalla forte connotazione critica, del tutto condivisibile, verso un governo - quello brasiliano - reazionario e maschilista. Alle buone intenzioni e alle altrettanto ottime maestranze tecniche, non fa seguito però una sceneggiatura che affonda nella monotonia di situazioni e dialoghi ripetitivi, quando non inconcludenti.

 

locandina

Tinnitus (2023): locandina

 

Brillante atleta, vanto del governo brasiliano come tuffatrice sincronizzata, Marina (Joana de Verona) soffre di un acufene cronico che le provoca un incidente proprio durante una competizione sportiva internazionale. Seguita clinicamente dal fidanzato (un medico), frequenta un centro di ascolto riservato a persone colpite della stessa, incurabile, patologia. Accetta di lavorare in un acquario nel ruolo di "finta sirena", come attrazione turistica. Quattro anni dopo l'incidente, spinta da Teresa (Alli Willow), la sua sostituta in ambito agonistico, Marina tenta di riprendere l'attività sportiva pur se sempre più angosciata dalla fastidiosa compagnia dell'acufene.

 

"Tutto quello che voglio... è un minuto di silenzio."

(Ignácio/Antonio Pitanga)

 

Joana De Verona, Antonio Pitanga

Tinnitus (2023): Joana De Verona, Antonio Pitanga

 

Il regista brasiliano Gregorio Graziosi, già autore di un film televisivo molto apprezzato (Obra, 2014) tenta il debutto nel lungometraggio girando una sceneggiatura scritta a sei mani, ovvero in collaborazione con Andres Vera e Marco Dutra. Il tema trattato, l'acufene (un rumore più o meno forte simile a un fischio, con picchi di variabile intensità ma costantemente presente, percepito solamente da chi ne è colpito), essendo una patologia incurabile è un tormento assillante per chi ne soffre, spesso spinto a nascondere questo angoscioso malessere comportandosi in maniera incomprensibile a chi gli sta vicino. Nel caso specifico Graziosi gira con grande cura (ottime scenografie, bella fotografia, interpretazioni eccellenti) un dramma (nulla a che vedere con l'horror) che si pone dalla parte delle donne, costrette a lottare per la loro indipendenza e per la loro libertà di scelta in un paese reazionario e tradizionalista. Marina, infatti, entra in forte contrasto con il suo fidanzato, un medico che arriva ad essere ossessionante, per quanto invadente, della sua sfera intima e privata.

 

Joana De Verona

Tinnitus (2023): Joana De Verona

 

Vivere in una nazione regolata da un governo dittatoriale, come lo è purtroppo il Brasile del nostro tempo, è causa di malessere per chi si oppone a quel tipo di politica reazionaria, ben espressa nel film dall'obbligo di assumere comportamenti patriottici, come quelli tenuti da Marina: sottoposta all'ascolto dell'inno brasiliano, rappresentante della sua stessa nazione in eventi sportivi ufficiali, costretta a indossare abiti dai canonici colori del paese (verde e giallo). Graziosi, associando a questo stato d'animo due volte ribelle (di donna oppressa e di cittadina contraria al regime) anche il rumore opprimente di una grande metropoli, nello specifico San Paolo, insinua l'ipotesi che il suono ossessionante percepito dalla protagonista sia esclusivamente di carattere psicologico, frutto di una "patologia mentale" che emerge anche grazie al costante brusio che opprime la città. Tinnitus procede quindi molto lentamente, offrendo suggestive immagini dai colori accesi, solari, cangianti, penalizzato da una sceneggiatura che sembra essere stata lasciata, in senso puramente letterario, in disparte. Il soggetto è dunque condivisibile, apprezzabile, necessario persino, ma non pare essere stato risolto adeguatamente sul piano narrativo dato che l'intero film procede senza sviluppo di trama, privo ritmo, per accumulo di situazioni ripetitive, fini a sé stesse, con personaggi loquaci che pronunciano, stancamente, sempre le medesime battute. Il materiale audiovisivo ottenuto dal regista sembra essere stato lasciato in carico, per una più uniforme logica del racconto, al lavoro del montaggio. Lavoro che, per quanto certosino e brillante, non può recuperare una lacuna così profonda tipo l'assenza di una trama vera e propria.

 

Joana De Verona

Tinnitus (2023): Joana De Verona

 

"Il rumore inutile è la più crudele mancanza di attenzione che si possa infliggere a un malato o a una persona sana."

(Florence Nightingale)

 

Trailer 

 

F.P. 23/04/2023 - Versione visionata in lingua brasiliana (durata: 101'27") / Date del rilascio: Polonia (TV), 27/04/2023; Francia: 05/07/2023

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