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White Men Can't Jump

Regia di Calmatic vedi scheda film

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Andreotti_Ciro

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La recensione su White Men Can't Jump

di Andreotti_Ciro
6 stelle

Kamal e Jeremy sono due ex giocatori di basket di Los Angeles, divisi dal colore della pelle e uniti da storie personali molto simili. Per entrambi la strada del professionismo è evaporata a causa di rabbia repressa e una serie d’infortuni. Mentre il loro presente è fatto di consegne di pacchi e sessioni di allenamento per facoltosi clienti.

 

 

Il remake diretta da Calamtic, regista di spot pubblicitari e video musicali, prende solo in parte il via dalle medesime ambientazioni del cult targato 1992 diretto da Ron Shelton. Nel mezzo degli ultimi trent’anni anche i playground di Los Angeles sembrano infatti diventati più eleganti e meno diroccati, le partite spesso si disputano all’interno di palestre ben arredate e il trash-talking della pellicola capostipite, in cui Harrelson era continua vittima di illazioni sul suo colore della pelle, sono quasi un pallido ricordo.

 

 

Al tempo stesso il duo di protagonisti è ancora una volta ben affiatato, sullo sfondo di una storia di riscatto e un’amicizia che sa cementarsi sia davanti la macchina da presa, ma anche dietro, dato che lo stesso Jack Harlow, rapper ‘candido come la neve’, prestato al mondo del cinema, ma che già sta girando The Instigators, per la regia di Doug Liman, afferma senza particolari problemi quanto sia stato a suo agio all’interno di un contesto stimolante e in compagnia di un amico come Sinqua Walls, alter ego di Wesley Snipes, visto al cinema in Ore 15:17 - Attacco al treno e nella serieTeen Wolf, che per l’occasioneha potuto rispolverare il suo passato di giocatore di basket di college. Caratteristica quest’ultima necessaria per rendere più credibile il film. Fra una sospensione e una rissa, con Harlow che prova a imitare Harrelson con un trash – talk mascherato da finti complimenti, s’intravede anche Lance Reddick, nel ruolo del padre di Kamal, scomparso di recente e al quale la pellicola è dedicata.

 

Sbarcato dal 19 maggio su Disney +, il film fa quindi capire quasi da subito come la cultura di strada sia solo un pretesto per parlare di altro (amicizia e sentimenti) e molto meno di differenza culturale. Riuscendovi in maniera sufficientemente inattesa ma di certo non offuscando nemmeno lontanamente il ricordo del film di Shelton.

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