La recensione su Las que empiezan a los quince años

Las que empiezan a los quince años (1978): locandina

Barcellona. Per un fraintendimento Elisa (Sonia Blanca), una ragazzina quindicenne appena uscita da un riformatorio, viene condotta in un tribunale minorile, con l'accusa di prostituzione. In realtà Elisa ha attraversato un periodo critico, crescendo con una matrigna egoista e indifferente, tra l'altro spudoratamente legata a Sergio (Carlos Martos), amante frequentato apertamente in occasione di una lunga assenza del padre. Essendo del tutto trascurata in famiglia, Elisa passa la maggior parte del tempo con due coetanee ancor più sbandate: Marian (Patrizia Becker) e Susi (Judith Giamber). La prima, dopo una pessima relazione con un ragazzo che intendeva in realtà diventare il suo "protettore", ha iniziato a prostituirsi in proprio offrendosi sulle macchine di occasionali passanti, aprendo gli sportelli quando le auto sono ferme ai semafori; l'altra, di famiglia benestante, ha tendenze omosessuali e tenta di sedurre ogni ragazzina che incontra, Elisa compresa.

Las que empiezan a los quince años: Patrizia Becker 

Modestissima pellicola finanziata dalla I.F.I.S.A. (casa di produzione fondata dallo stesso sceneggiatore/regista, Ignacio F. Iquino) girata tra Barcellona, Catalogna e Sitges, con un cast di anonime protagoniste la cui brevissima carriera cinematografica si esaurisce nell'arco di una manciata di pellicole, per lo più appartenenti al filone erotico. L'argomento dell'imprevedibile maturità sessuale precoce, sviluppata da ragazzine meno che adolescenti, è simile a quello trattato più seriamente dal nostro Massimo Dallamano nella trilogia "Schoolgirls in peril" ma in questa circostanza appare molto più delicato, considerato che pur non essendo un erotico in senso stretto, svariate situazioni prevedono scene con nudi parziali nelle quali agisce la protagonista (Sonia Blanca, classe 1965) che è, addirittura, tredicenne al momento delle riprese. Di buon carattere, fondamentalmente onesta e bene educata nonostante la critica situazioni familiare, Elisa tenta in tutti i modi di evitare rapporti promiscui, si innamora di un bravo ragazzo ma, per una serie di sfortunate circostanze, finisce sempre sotto le attenzioni di uomini che fraintendono le sue reali intenzioni. Iquino valorizza il personaggio femminile di Elisa dandogli un buon profilo psicologico, rendendolo apprezzabile per l'orgoglio individuale e il rispetto che nutre della propria persona. È dunque un'ammirabile fanciulla, non solo esteriormente, cresciuta troppo in fretta per via di una precaria situazione familiare, la cui rettitidine morale resiste contro un destino spietato che le riserva vari tipi di avversità. Il tema scabroso della lolita, vista come oggetto di desiderio sessuale (in questo caso le ninfette sono tre, molto diverse l'una dall'altra), non viene impostato dal regista con taglio morboso, nonostante Las que empiezan a los quince años ("quelle che iniziano a quindici anni") resti di fatto un film di "sfruttamento" o, in gergo cinematografico, exploitation. L'erotismo è rappresentato in maniera disinvolta ma privato di connotazioni drammatiche o sensi di colpa, talvolta affrontato con taglio ironico (alcuni approcci con clienti da parte di Susi, andati male, prevedono un gay e un sacerdote). Rimane però un'opera lenta il cui montaggio appare essere stato poco curato, penalizzata da riprese banali e dall'assenza di veri attori, alla quale è preferibile, sullo stesso argomento, vedere uno qualsiasi dei più celebri titoli svedesi - con disinvolte e davvero sensuali lolite protagoniste - diretti in anni precedenti da Mac Ahlberg (La collegiale svedese, Justine e Juliette le sexsorelle, Molly primavera del sesso).

Las que empiezan a los quince años: Sonia Blanca

Curiosità 

Brevissime le carriere delle tre giovani protagoniste: Sonia Blanca dopo essere velocemente apparsa, uncredit, ne Los violadores del amanecer (1978), compare in un altro paio di pellicole di sexploitation girate tra il 1980 e il 1981 (Un permiso para ligar e Las alumnas de madame Olga) per poi sparire di scena, definitivamente, una volta maggiorenne; Judith Jamber è presente in sole altre due commedie dello stesso periodo (Jugando a papás e Podrías con 5 chicas a la vez?); stessa sorte per Patricia Becker che, dopo aver calcato i set di Emmanuelle y Carol (1978), Le dolci notti di Irene (1979) e Podrías con 5 chicas a la vez? (1979), abbandona il mestiere per riapparire, però, più volte a distanza di anni, senza ottenere successo (la ritroviamo in Cenizas del paraíso del 1997 e in qualche sconosciuta serie televisiva girata attorno al 2012). Carlos Martos, l'attore che interpreta Sergio - amante della matrigna di Elisa -, era già stato ispettore in Street Dogs - I teppisti della strada (José Antonio de la Loma, 1976) e comparirà anche in Secta siniestra (Ignácio F. Iquino, 1982) e in Porno: Situación límite (Manuel Esteba, 1982), un "cine quinqui" non hard (a dispetto del titolo) che vede agire, contro ricchi ospiti tenuti in ostaggio, una banda di rapinatori rifugiati in un albergo di lusso. Durante le prime sequenze, e nel finale, Porno: Situación límite utilizza un brano della colonna sonora composta da Stelvio Cipriani per La polizia ringrazia (Steno, 1972).

Las que empiezan a los quince años: (da sinistra) Silvia Solar, Patrizia Becker e Judith Giamber

"Così piccola e così grande! Solo qui sei a tuo agio, uomo finalmente degno di questo nome, solo qui ti trovi all'altezza dei tuoi desideri. In questo luogo - e non temer di avvicinare ad esso il tuo volto, vedi, già la tua lingua, così petulante, non sa più star ferma - in questo luogo di delizie e d'ombra, questo patio ardente, dai contorni iridescenti, splendida immagine del pessimismo. Oh fessura, fessura umida e dolce, caro abisso vertiginoso!"

OST di Enrique Escobar (accreditato come Henry Soteh)

F.P. 20/05/2023 - Versione visionata in lingua spagnola (durata: 106'02")