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Lupin III vs Occhi di Gatto

Regia di Hiroyuki Seshita, Kôbun Shizuno, Keisuke Ide vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su Lupin III vs Occhi di Gatto

di Marco Poggi
7 stelle

L'incontro/scontro fra Lupin III e la banda Occhi di gatto era nell'aria fin dagli anni'80, ma avviene solo in questo anime del 2023 che pecca nell'animazione (in CGI) e nei disegni. A parte ciò risulta divertente e scorrevole, pur non battendo la strada della sensualità e dei nudi di donna.

L'incontro/scontro fra Lupin III, di Monkey Punch, e la banda Occhi di gatto, di Tsukasa Hojo (creatore anche  di "CITY HUNTER"), era nell'aria fin dagli anni'80, ma avviene solo in questo anime del 2023  (non a caso ambientato proprio negli anni'80, quando le gatte erano protagoniste di due serie anime di un certo successo, in patria e in Italia) che pecca nell'animazione (in CGI) e nei disegni, che rende tutto un pò freddo. A parte ciò, il crossover  è divertente e scorrevole, forse più del doppio crossover  di Lupin con detective Conan (probabilmente perché Lupin ed il trio Hitomi/Sheila, Rui/Kelly e Ai/Tati fanno lo stesso "mestiere"),  pur non battendo la strada della sensualità e dei nudi di donna (ancora a causa dell'invadente CGI, che ha deluso parecchi perché speravano in animazioni e disegni più tradizionali, seppur aggiornati agli anni'20 del terzo mellennio). Alla fine, è un più che accettabile ballo fra ladri nel quale, oltre a Lupin (che torna, dopo anni, a indossare la giacca rosa della sua terza serie anime) e le gatte, a funzionare insieme sono i due detective di polizia, Zenigata e Matthew, anche se potevano essere utilizzati maggiormente. La storia (che gira attorna a tre quadri del padre/pittore delle gatte, a delle pietre "magiche", che ricordano le gemme dell'infinito di Avengers-memoria, e a un tesoro dei nazisti, che fa gola anche alla bella Fujiko) è dedicata soprattutto alle tre gatte e a Lupin, anche se la ragazza che intragisce di più col re dei ladri è, a sorpresa, la piccola Tati, e non a Sheila, la mezzana, che ha pure una storia col giovane detective che la insegue (trovata centrale del manga e delle serie animate  su "OCCHI DI GATTO", che è anche un pò noiosa, visto che Tati è più vivace, essendo un'adolescente inquieta e geniale). Non mancano uomini ambigui, organizzazioni criminali internazionali ed impossibili connessioni fra Lupin e il padre/pittore delle gatte. Si, nonostate non sia il perfetto crossover che si sperava, c'è davvero da divertirsi secondo me, specie se vi piacciono i film di Indiana Jones, il Luc Besson di "LEON", il Miyazaki di "LUPIN III IL CASTELLO DI CAGLIOSTRO" (Lupin indosserà qui anche la giacca rosa, ma spirtualmente è in giacca verde), le leggendarie e fumettistiche "BATTAGLIE DEL SECOLO", fra supereroi Marvel e DC, e i nostrani albi primaverili e estivi de "IL GRANDE DIABOLIK" , perché l'intreccio scorre bene, nonostate l'identità del cattivo misterioso sia un pò scontata e per l'insolita quasi assenza del classico umorismo lupiniano, che lascia alla esuberante Tati, di cui diventa quasi un secondo padre. Fujiko, come gli altri due compari di Lupin, Jigen e Goemon, compare poco, ma lo fa bene (un pò come il sopracitato film di Cagliostro, anche se rimpiazza gli abiti da governante del film di Miyazaki, con una divisa militare russa) , inoltre sfoggia una tuta nera che rende meglio di quelle delle gatte, che, avendo abbandonato le tute di lycra delle due serie TV, qui sembrano quasi delle ninja. Non si capisce, poi, perché chiamare le eroine di Hojo come nella versione italiana degli anni'80, quando nel breve cameo di "CITY HUNTER PRIVATE EYE", le tre sorelle ladre erano chiamate coi nomi originali. Discutibile scelta di comodo. Concludendo: "LUPIN III VS OCCHI DI GATTO" è un sogno che s'avvera con tantissimo ritardo (un pò come sfogliare, nel 1995 il crossover a fumetti "BATMAN VERSUS SPIDER-MAN", 19 anni in ritardo da "SUPERMAN VERSUS SPIDER-MAN", quando il rinnovatore dello stile graficoi di Batman degli anni'70, Neal Adams era già in pensione, o quasi, assieme a quello ragnesco, John Romita,Senior), promosso con riserva.      

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