Regia di Aurelio Grimaldi vedi scheda film
A Ustica una bambina di sette anni si è dimenticata del compleanno della madre. Decide perciò di trovare a ogni costo degli iris da regalarle, fiori alla mamma particolarmente graditi.
Film breve (appena un'ora e un quarto di durata) e inaspettato, quantomeno dal regista di Nerolio (1996) e Il macellaio (1998), lavori controversi e non privi di elementi morbosi. Nulla di tutto ciò e nulla di più lontano per l'Aurelio Grimaldi che dirige Iris, storia di una bambina che si prodiga - rischiando di cacciarsi più volte in seri pasticci - per trovare un mazzolino di fiori da regalare alla madre; sceneggiatura dello stesso Grimaldi insieme ad Anna Maria Coglitore, sua moglie, il film sembra in primis un regalo dai genitori alla figlia: la piccola protagonista è infatti Arancia Cecilia Grimaldi, figlia dei due sceneggiatori, e la vicenda pare scritta appositamente per vederla recitare. Per di più la bambina non è neppure male come interprete, anche se dopo questo lavoro non calcherà più alcun set, perlomeno fino a oggi. A dispetto di quanto possa far subodorare la conduzione famigliare dell'impresa, il film è comunque gradevole e confezionato con dovuta cura, nei limiti della sua portata sostanzialmente fiabesca; nel cast sono presenti anche Maurizio Nicolosi, Guia Jelo e Francesco Di Leva; il regista si occupa inoltre di scene e costumi. Lavoro riconosciuto dal ministero dei beni culturali come meritevole di incentivi. 4,5/10.
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