Regia di Andreas Öhman vedi scheda film
Sin dalle prime battute, One Day All This Will Be Yours si presenta come una commedia veloce, leggera e spigliata, ben guarnita da inserti animati spassosi che si sposano alla perfezione con l'eccentricità del suo personaggio principale.
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2023 - CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA
Nella vasca dove sta facendo il bagno, Lisa pensa insistentemente al tassello che manca a completare il suo libro di fumetti già pronto per la presentazione: il titolo. In diversi giorni ne ha pensati undici, senza però mai battezzare quello giusto. A rompere le uova nel paniere, interviene una grossa bolla di sapone, che affiora dall'acqua per boicottare i suoi pensieri ed alimentare la sua insicurezza. Lisa è fatta così, e il disturbatore seriale che le viene da dentro, contribuendo notevolmente alla sua ispirazione artistica, lo porta con sé un po' ovunque, pronto a manifestarsi sotto qualsiasi forma e a dare la possibilità di parlare, e talvolta anche cantare o ballare, a patate, aragoste, alberi o lattine di birra. Tutto rigorosamente nella sua testa. E sempre, o quasi, all'insegna di un turpiloquio o di una sfrontatezza che sono gli stessi cui Lisa, da cui promana, non riesce a rinunciare neanche quando dovrebbe.
Questa ragazza a dir poco stravagante, interpretata da una bravissima Karin Franz Körlof, è la protagonista di One Day All This Will Be Yours, scritto e diretto da Andreas Öhman, e il contesto nel quale si inserisce la sua personalità bizzarra è quello di una rimpatriata familiare convocata dai due genitori ancora neanche troppo anziani, ma già assillati dall'urgenza di sapere quale dei tre figli (Lisa ha una sorella ed un fratello maggiori) si prenderà l'onere e l'onore di tornare a Kramfors per ereditare e gestire la segheria di famiglia con i diversi ettari di foresta ad essa annessi. Se da un lato Lisa ha sempre ritenuto monotona la vita di campagna, dall'altro la sorella Josefine è sposata con prole e ha impegni di altro tipo, e dietro a un interesse fasullo per la terra nasconde la semplice idea di venderla alla morte dei due vecchi, mentre il fratello, scompagnato con figlia, seppur possibilista riguardo all'affare, porta con sé un taccuino dove annotare i pro e i contro su cui ragionare, finendo però per riempirlo quasi solo dal lato 'sbagliato'.
Sin dalle prime battute, One Day All This Will Be Yours si presenta come una commedia veloce, leggera e spigliata, ben guarnita da inserti animati spassosi che si sposano alla perfezione con l'eccentricità del suo personaggio principale. L'interesse di Öhman, che emerge con lo scorrere dei minuti, è però quello di aggiungere carne al fuoco del racconto, non fossilizzandosi sul sorriso fine a sé stesso ma toccando temi delicati e profondi. Sempre partendo dalle paturnie di Lisa, cui è chiaramente affidato il punto di vista, il focus della narrazione si sposta sul senso da dare alla riunione familiare, tanto più che, tra gli amici immaginari che popolano il suo mondo, uno - ricorrente - è uno scheletro nascosto nell'armadio dei ricordi con il quale né lei né gli altri hanno fatto i conti fino in fondo. Così, per merito della mano delicata del regista, la commedia si veste via via di dramma familiare senza mai tradire il suo spirito di partenza, introducendo l'elemento della perdita e permettendo l'elaborazione postuma di un lutto altrimenti destinato a restare parzialmente sospeso.
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