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Hunt Her, Kill Her

Regia di Greg Swinson, Ryan Thiessen vedi scheda film

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La recensione su Hunt Her, Kill Her

di undying
4 stelle

Dopo oltre 16 anni, tornano sulla scena i registi di 5 vite all'inferno (2006). Per l'occasione scelgono di trattare uno slasher che si sviluppa in un contesto unitario di spazio e tempo, con protagonista una madre coraggiosa e combattiva, oltre ogni possibile realismo.

 

locandina

Hunt Her, Kill Her (2023): locandina

 

Karen (Natalie Terrazzino), madre divorziata con figlia gravemente ammalata a carico, per necessità accetta di lavorare in un enorme magazzino di mobili. Il suo primo turno di lavoro la vede impegnata sola, di notte, in duplice ruolo come custode e addetta alle pulizie. Preoccupata per lo stato di salute della figlia, lasciata in custodia al vicino di casa, presto scopre che cinque individui mascherati sono entrati nell'enorme edificio, bloccando le porte di uscita e mettendo fuori servizio i telefoni. Benché nei paraggi si siano spesso  verificati furti, appare sin da subito chiaro che gli intrusi hanno un altro obiettivo: uccidere Karen. 

 

Natalie Terrazzino

Hunt Her, Kill Her (2023): Natalie Terrazzino

 

Slasher poco elaborato in sceneggiatura, opera della coppia Greg Swinson/Ryan Thiessen, autori alla seconda regia dopo aver esordito con l'horror Five Across the Eyes (2006), un low budget uscito anche in Italia, direttamente in home video, come 5 vite all'inferno. Un notevole piano sequenza iniziale, sviluppato all'interno del magazzino, traccia le coordinate spazio-temporali entro le quali l'intero lungometraggio troverà collocazione. Girato nel rispetto dell'unità aristotelica di spazio e tempo, Hunt Her, Kill Her riserva ben poche sorprese, essendo sin da subito date indicazioni - per mezzo di un collega di Karen, amico dell'ex marito - sul motivo dell'aggressione. Per il resto Swinson e Thiessen sfruttano nel miglior modo possibile l'ambientazione, mostrando una particolare attenzione ai movimenti della macchina da presa e cercando di omaggiare il genere [1]. La loro passione traspare evidente nell'uso del colore e della stessa ambientazione, tipicamente da anni Ottanta, e nel tentativo di creare una tensione che, purtroppo, mai raggiunge l'effetto desiderato. Il limite del lungometraggio consiste nella ripetitiva e inarrestabile serie di fughe e inseguimenti, senza che sia mai dato spessore ai caratteri degli aggressori, peraltro forzatamente rappresentati con maschere che ne limitano i movimenti. Dato che al centro dell'assalto sta una donna, anche e soprattutto madre, appaiono chiare le influenze patriarcali sugli aspiranti killer (finiti invece loro stessi vittime della combattiva Karen), espresse anche con volgari epiteti e imperitavi rivolti a Karen, tipo "Bitch", "Come here bitch!" o, frase assai più articolata, "You're going nowhere bitch!". Alla resa dei conti, essendo del tutto assente il gore (modicamente espresso in un paio di occasioni, tra le quali una, involontariamente grottesca, con sturalavandino), Hunt Her, Kill Her è il classico slasher tedioso e ridondante di corse e fughe (evitabili) lungo oscuri corridoi. Poco credibile la figura della protagonista, scopertasi agguerrita predatrice, nonché in grado di tamponare una vistosa emoraggia allo stomaco utilizzando mastice e nastro isolante (alla "Rambo in gonnella", ovviamente). Colonna sonora mediocre, capace di appesantire la già poco esaltante visione frenata da un ritmo ingessato, resa patetica dalla presenza di aggressori impediti, incapaci, al limite del farsesco. Poco thriller, indebolito da inefficaci tentativi di provocare tensione, con una storia ridotta ai minimi termini e scene di violenza da prime-time televisivo. Il classico innocuo, monotono, macchiettistico horrorino adatto a tutti. Bambini compresi.

 

 

NOTA

 

[1] Dall'imdb apprendiamo che il film è stato realizzato a Morristown (Tennessee), dove è stato girato anche La casa (1981) di Sam Raimi e che, il mattone usato da Karen come fermaporta quando esce per gettare la spazzatura, proviene dalla capanna originale di The Evil Dead, bruciata all'inizio degli anni Ottanta.

 

Natalie Terrazzino

Hunt Her, Kill Her (2023): Natalie Terrazzino

 

"Perché si dice una donna con le palle? Una donna è forte, potente: la donna non ha le palle. Il maschilismo è anche una questione di linguaggio."

(Levante)

 

Trailer 

 

F.P. 26/03/2023 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 89' ca) / Date del rilascio: USA (in teatri limitati), 03/03/2023; Regno Unito (FrightFest Glasgow), 11/03/2022; Finlandia (Night Visions International Film Festival), 02/04/2023

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