Regia di Jez Butterworth vedi scheda film
Nicole Kidman è Nada, bellissima russa che piomba nella vita di John, un bancario della provincia inglese, munita di sguardo assassino e lacciuoli sadomaso. La partenza lascia sperare molto, e non solo per la Kidman senza veli (su cui giustamente punta il lancio del film). Invece, il secondo film del molle Jez Butterworth dopo “Soho” è una sorta di vago remake di “Qualcosa di travolgente” con la Kidman che viene visitata da due pazzoidi amici russi e minacciata di morte se il mite impiegato non rapinerà la banca. Il gonzo fa la rapina, Nadia, incinta, viene mollata da compari e John se la ritrova sul groppone. Gli sviluppi si fanno prevedibili, il ritmo si allenta e la Kidman (che per la prima mezz’ora del film non parla) finisce sprecata nel solito ruolo da ingenua-perversa-c’è-o-ce-fa. Curioso, comunque, vedere come Kubrick non sia passato invano nella vita della ex “coppia più bella di Hollywood”: Cruise ci prova con “Vanilla Sky”, e la Kidman è diventata più azzardata. Ormai per qualche tempo non sarà più un’attrice come le altre. Fastidiosamente sopra le righe, invece, i due pischelli del cinema chic francese, Cassel & Kassovitz, che fanno i russi cattivissimi.
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