Regia di Jean-Pierre Jeunet vedi scheda film
A volte capita che valga la pena restare. Ad esempio, perché il film è ben fatto sotto ogni profilo "tecnico"; per i personaggi accattivanti; per le gag ironiche e intelligenti; perché un nano da giardino viene rapito e spedito in giro per il mondo. E soprattutto perché la protagonista è semplicemente irresistibile. Voto: 7.
Ci sono film che si basano su un patto tra l'autore e lo spettatore, messo in chiaro fin dalle prime scene: "Vi racconto una favola; siete pregati di riporre nel cassetto gli occhiali della realtà e recuperare, se ancora li avete, gli occhiali della vostra infanzia. Dunque, c'era un volta...".
Di solito questi film mi annoiano e mi affretto a lasciare la sala insieme a tanti altri che, come me, non vanno al cinema per "perdere tempo". A volte capita che valga la pena restare. Ad esempio, perché il film è ben fatto sotto ogni profilo "tecnico"; perché i personaggi sono caratterizzati in modo accattivante; perché la storia, se pure fragilina, è sostenuta da sottotrame che elargiscono gag ironiche e intelligenti; perché un nano da giardino viene rapito e spedito in giro per il mondo... E soprattutto perché la protagonista è semplicemente irresistibile.
Potrebbe durare venti minuti di meno; a parte questo, un film gradevolissimo. "Il favoloso mondo di Amélie", voto: 7.
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