Regia di Jean-Pierre Jeunet vedi scheda film
Piu'che un film di successo un vero e proprio caso nazionalpopolare del cinema transalpino.E ne hanno ben donde.E'un classico prodotto di intrattenimento di buona qualita',ottimista fino allo zucchero filato,stilisticamente molto particolare e sicuramente originale.Puo'ricordare qualcosa di Capra per la statura del personaggio principale,una ragazza di venti anni che ha le classiche nuvolette sotto i piedi che vive in un suo pianeta e che si sente in missione:risolvere tutte le miserie umane che solcano il suo microcosmo.Certo come argomento è da prendere con le pinze ma colpiscono soprattutto le scelte estetiche fatte da Jeunet,interessato come al solito in marchingegni dai meccanismi strani,con una fotografia virata ai colori pastello e tutta una serie di personaggi al limite(tra i quali il suo feticcio Dominique Pignon,faccia indimenticabile) che abitano un mondo che è conosciuto ai nostri occhi ma sicuramente non l'abbiamo mai visto cosi'.Come al limite è la stessa Amelie che impegnata nella missione di far star bene gli altri dimentica il bene di se stessa quasi non vedendo l'amore che si stava parando davanti ai suoi occhi.Certo come film è un po'troppo lungo,magari non tutto fila per il verso giusto e alcune situazioni sembrano fatte apposta per perplimere ma ad avercene.... meglio che si astengano quelli che non sono elastici mentalmente....
ok
boh
non male
caschetto odiosissimo ma brava e bella
stile riconoscibile alla prima inquadratura
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