Regia di Silvio Soldini vedi scheda film
Storia intimista di un’ossessione amorosa, mista a un profondo senso di colpa. Il protagonista, Tobias, personaggio complicato e nichilista, vive una sua personale e quasi ideale passione d’amore, intrisa di elementi patologici e claustrofobici, trasfigurati da un profondo male di vivere. L’oggetto del suo amore è dapprima una donna irreale, un fantasma della sua mente, che poi però assume le sembianze reali dell’amica d’infanzia, che oltretutto è anche figlia del suo stesso padre. Un amore semi-incestuoso quindi, ma non per questo meno poetico e puro. Il ritmo è lento ma intenso, a volte quasi ipnotico. Tutto ciò però non va a scapito del film, le cui immagini sono impregnate della sostanza rarefatta del sogno e dominate dallo sguardo inquieto del protagonista. Finale inaspettatamente all’insegna della serenità, al contrario del libro da cui il film è tratto, che ha invece una conclusione tragica. Non sarà forse, ancora una volta, un sogno di Tobias?
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