Regia di Silvio Soldini vedi scheda film
Melodramma che nonostante l'ambientazione elvetica che ha del glaciale si rivela di un calore e di una passione inaspettati.Dalibor/Tobias ha abbandonato una vita di stenti per condurne stentatamente un'altra in attesa della sua Line.E lei incredibilmente si presenta davanti a lui,anche se c'è l'ostacolo di un marito piuttosto ingombrante.La loro passione è all'inizio solo di sguardi di empatia e di condivisione di una vita da operaio in terra straniera.Poi l'irreparabile fino ad un finale altamente inattendibile e al caldo sole della Spagna.Soldini non ha precisamente il dono della sintesi,a volte devia dal racconto e si intestardisce in un finale poco poetico,ma firma pagine assolutamente vigorose:le pedalate di Dalibor nel silenzio ovattato dietro l'autobus,il freddo glaciale che si ripercuote dentro l'anima delle persone,gli incontri furtivi sull'autobus con gli occhi gonfi dell'alba.Decisamente bello,gli attori sono eccellenti,lo sguardo di Franek buca lo schermo.....
poche sequenze
Si cimenta in un personaggio patetico,riuscendo nell'intento
Notevole
Sguardo che buca lo schermo,eccellente
Regia un po'annacquata da storie secondarie,ma il film è notevole
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