Regia di Antonio Manetti, Marco Manetti vedi scheda film
Proprio mentre sta per mettere a segno un grosso colpo alla Banca Centrale, Diabolik si vede anticipato da una banda criminale a cui fa capo l'avvocato Diego Manden. Nel frattempo anche l'ispettore Ginko è sulle tracce dell'uomo, cosicché tutti e due – Diabolik e Ginko – si recano nella villa di Manden. Che però riesce a catturare entrambi e a rinchiuderli in una cella sotterranea, dove i due hanno finalmente modo di incontrarsi faccia a faccia. Riuscirà il malvagio avvocato a uccidere entrambi, l'uno con l'arma dell'altro, facendolo sembrare un omicidio incrociato? No.
Terzo e conclusivo capitolo della saga che vede protagonista il personaggio reso celebre dai fumetti delle sorelle Giussani negli anni Sessanta, diretta dai fratelli Antonio e Marco Manetti, in arte Manetti Bros.; l'episodio scelto per questo ultimo elemento della trilogia è quello in cui Diabolik racconta il suo passato all'ispettore Ginko, mentre i due si trovano rinchiusi nella stessa cella. Non una scelta banale, anzi, che si rivela senz'altro azzeccata anche grazie al valido mestiere dei due registi e alla confezione curata, come nei due precedenti capitoli, con notevole attenzione (fotografia di Angelo Sorrentino, montaggio di Federico Maria Maneschi, scenografie di Noemi Marchica, costumi di Ginevra De Carolis). Azione, battute a effetto, trucchi, doppigiochi e un ritmo sempre abbastanza alto nonostante la durata del film sconfini di qualche minuto oltre le due ore: siamo negli ampi territori dell'intrattenimento più spensierato, privo insomma di grandi morali o argomenti importanti, ma occorre riconoscere la bontà dell'operato dei Manetti, del loro cast tecnico e di quello artistico. Che vede in cima, come nel precedente Diabolik – Ginko all'attacco! (2022) Giacomo Gianniotti nei panni del protagonista (in Diabolik, 2021, tale ruolo era rivestito da Luca Marinelli) e Valerio Mastandrea, Ginko tre volte su tre, Miriam Leone come sempre impegnata nella parte di Eva Kant e, solo per questo episodio, Monica Bellucci, Pier Giorgio Bellocchio, Massimiliano Rossi, Chiara Martegiani, Lorenzo Zurzolo, Barbara Bouchet, Max Gazzè, Carolina Crescentini e Paolo Calabresi. Qualcosa da ridire ci potrebbe essere sulle musiche di Pivio & Aldo De Scalzi, non particolarmente originali (e nemmeno il duetto Calibro 35-Alan Sorrenti con Ti chiami Diabolik colpisce granché), ma pazienza. Soggetto di Mario Gomboli, sceneggiatura dei due registi e di Michelangelo La Neve. 6/10.
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