Regia di Daniel Sackheim vedi scheda film
Discreto thriller parafamiliare , sorretto da buone interpretazioni .
Personalmente , non amo molto questo genere di thriller " familiare " , in cui parenti o genitori adottivi circuiscono congiunti o , peggio , ragazzini per imposessarsi dei loro averi o per altro tornaconto . Non li amo forse perchè da un lato li trovo vorticosamente soffocanti e dall' altro invece troppo prevedibili . Ad ogni modo , l' altra sera , attratto dai nomi del cast ( o magari perchè alla televisione non c' era niente di meno peggio ) , mi sono guardato questo film dello sconosciuto Daniel Sackheim , che ( ho poi scoperto ) in America ha avuto un buon successo tanto da farne un sequel / remake . Alla fin fine questa pellicola fa tutto il suo dovere , tiene cioè alta la tensione nel mostrare la tortuosa strategia di irretimento da parte del viscido patrigno ed i coraggiosi tentativi di resistenza da parte della combattiva protagonista . La buona riuscita del film è quindi da ascriversi soprattutto ( oltre alla bella scenografia della casa di vetro ) alle buone interpretazioni del perfido Stellan Skarsgaard e della riottosa Leelee Sobieski . Per colpa del copione , restano invece ai margini , e sono un po' sprecati , due nomi importanti come Diane Lane e Bruce Dern . Magari il finale è un po' troppo inverosimile , ma se ne sono visti di peggio . Perciò diciamo che almeno al 6 ci può arrivare senz' altro ...
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