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Il Signore degli Anelli. La compagnia dell'Anello

Regia di Peter Jackson vedi scheda film

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La recensione su Il Signore degli Anelli. La compagnia dell'Anello

di Helena
stelle

Questo sarebbe il primo happysodio di una triloggia, che nel suo svolgimento intiero intende richiamare la nostra attenzione sulle difficoltà che deve affrontare il giovane uomo per affrancarsi dal potere matriarcale delle donne mamme zie nonne fidanzate e cugine. Nello specifico, in questo film qua si allude alle prime amicizie che portano il giovane fuori di casa, fuori dalle 4 pareti anguste dell'abitazione materna, per scoprire nuovi orizzonti, nuove allettanti compagnie delle indie con cui insaponarsi e scambiarsi il bagnodoccia al karitè e all'ortica dioica. Molta critica è ormai concorde nel dare per assodata la valenza omosessuale della storia, e d'altro canto più la rigiri e più non c'è nulla da fare: qua, le donne se ne vanno, vengono allontanate, si fa loro gentilmente capire che sono inutili, e malgrado esse tentino di infilarsi nella storia con arti magiche orecchie a punta e fossette, non c'è niente da fare: la Compagnia è Maschia, unita, e decisamente autarchica quanto a sentimenti e passioni. Il tutto in vista di una unica, eterna, eroica impresa: sconfiggere la Grande Vagina Infiammata di Sauron che vuole l'Anello per sé, nella sua insaziabile voracità che lo spinge a voler privare anche i ragazzi dell'unica fonte di godimento passivo di cui la natura li ha dotati.

Sulla trama

Allora, diciamo che questo film qui l'ho veduto con un mio amico che non è che sia molto poetico, ma in compenso gli gustano assai le animazioni e gli effetti speciali, quindi è rimasto mediamente contento. Come si evince dalla mia spiegazione sopra, qui non è questione di chi tromba e chi non tromba: qui Tutti Vogliono Trombare Con Tutti, l'Elfo Legolas in particolare con il Nano (!) Gimli, con il quale difatti è sempre in piedi una maschia presa in giro. L'Anello all'inizio ce l'ha Sauron, poi passa a questo ed a quello, e tutti che rimangono schiavi di quest'anello, e si capisce anche perché, insomma; finché arriva a questo Mezzo Uomo, che pare l'unico in grado di portarsi quest'anello senza venirne schiacciato, tanto è umile e pecorella. E che si fa? E bisogna proteggerlo, questo schianto di ragazzetto, e allora tutti lì intorno che in realtà se lo vorebbero inchiappettare ma lui è troppo puro, con quegli occhioni, come si fa dio mio? insomma, così, tra un pericolo e l'altro attraversano la terra di mezo e stanno per arrivare proprio dove si avvicina il Gran Ficone Malefico quando... e finisce.

Cosa cambierei

Non mi è piaciuto Saruman, la parrucca è troppo liscia, mentre trovo più naturale il frisè appena accennato di Gandalf.

Su Liv Tyler

Molto Molto Molto Fisicamente Valida. Dimolto eterea, dimolto effetto Berlusconi con la calza, tutta levigata che pare la Fracci quando faceva la reclame del Camay.

Su Viggo Mortensen

Molto Fisicamente Valido. Lui è il classico maschio che alla fine è il più gay di tutti. Quello che non ti aspetti. Quello che le donne non ci credono, come direbbe Enrico Ruggeri.

Su Elijah Wood

F R O D O. e ho detto tutto.

Su Peter Jackson

Come dire? Per nulla in difficoltà, dimolte comparse, dimolte armature e dimolti mostri non lo mettono Sotto Torchio, valendo anzi da stimolo per voler continuare impavidamente a raccontare le peripezie di questi quattro effemminati (soprattutto gli elfi) il tutto trascinandosi sul set in bermuda, occhiali maxi lente, barba alla Credence Clearwater Revival.

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