Regia di Carmine Gallone vedi scheda film
Se Peppone era stato eletto senatore, occorreva un escamotage per rimettergli alle costole Don Camillo; dopodichè, rispedire immediatamente i due a Brescello (o, per meglio dire, in quel paesello che sorge sulla riva destra del Po) e fare ricominciare le baruffe era cosa da ragazzi. Un compitino svolto diligentemente, questo di Gallone (alla seconda presenza in regia, nella serie), ma purtroppo anche un lavoro che parte dal tanto già detto in precedenza e in cui, pertanto, si sente piuttosto forte la mancanza di fiato in sceneggiatura. Gli attori sono invecchiati e i personaggi, di conseguenza, hanno fatto altrettanto. Inutile sottolineare che i duetti/duelli fra Fernandel e Cervi appartengono ormai alla storia del cinema popolare italiano.
Peppone è stato eletto al Senato, ma anche Don Camillo ora si trova a Roma, come monsignore. Quando però nel loro paesino emiliano d'origine scoppia una forte polemica per una questione edilizia, i due fanno ritorno a casa e ricominciano a combattere faccia a faccia.
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