Portogallo. Nella notte tra il 24 e il 25 aprile del 1974, la radio manda in onda Grãndola, una canzone proibita. È questo il segnale concordato per l'avvio di un colpo di stato militare che cambiera il volto a un paese afflitto da decenni di dittatura e il destino di immensi territori in Africa. Al suono della voce del poeta José Alfonso le truppe occupano le caserme: è la rivoluzione dei Garofani. Il recoconto di quelle 24 ore ci viene raccontato prendendo il punto di vista di due capitani e di una ragazza.
Note
L'attrice Maria de Medeiros passa dietro la macchina da presa e racconta l'avvento della democrazia nel suo paese secondo la moda buonista di oggi. La rivoluzione è un pranzo di gala da raccontare con uno stile banalmente televisivo.
Molta retorica che alla fine fa assomigliare il film a una pseudolezione di storia. Accorsi ormai è ovunque. Troppe pause e troppo patriottismo. Forse un regista estero avrebbe potuto affrontare la storia con maggiore distacco. Già visto
Simpatico film, senza pretese, di un evento storico poco conosciuto la cacciata di Salazar. Allegro e con un pò di nostalgia di qualcosa che non si capisce. I tempi che verranno o che sopno venuti, sono tempi normali e piccoli come è il Portogallo un piccolo paese che sogna in grande, ma non può diventare grande.
Un film simpatico, come fu simaptico il Benfica di Eusebio.
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In realtà questo film ha vari meriti, al di là dei puri limiti cinematografici, e varie chiavi di lettura. Prima di tutto, ci ricorda che solo 30 anni fa in Portogallo si torturava: altri tempi, noi cominciavamo ad affrontare le Brigate Rosse completamente impreparati, si era tutti un po' più ingenui, deficienti ed idealisti. La storia è quella della splendida, fantastica rivolta che… leggi tutto
un film raffazzonto,recitato banalmente e senza una vera e propria scelta di regia che sia coraggiosa.accorsi che recita in bolognese e' ridicolo,la rivoluzione vista col cannocchiale e che non rende l'idea di quanto il popolo portoghese la volesse.troppo televisvo e piatto.buone le intenzioni. ** leggi tutto
Esce il monumentale film di Soderbergh sul Che, impossibile resistere al desiderio di mettere tutto a soqquadro con una bella taglist sulla Rivoluzione. Il tema è chiaro e facile. Qui si parla di ribaltare il mondo,…
Buona l'idea del film, una rivisitazione di un accadimento storicamente significativo; non altrettanto si può dire dell'esito che ha avuto. Non coinvolge, sembra una fiction (con le mie scuse,cmq ce ne sono di girate meglio), non è incisivo e non suscita emozioni (se non noia) nonostante lo spirito politico e libertario che emerge sempre. Il problema è Accorsi: inadatto al ruolo di capitano,…
Buona l'idea del film, una rivisitazione di un accadimento storicamente significativo; non altrettanto si può dire dell'esito che ha avuto. Non coinvolge, sembra una fiction (con le mie scuse,cmq ce ne sono di girate meglio), non è incisivo e non suscita emozioni (se non noia) nonostante lo spirito politico e libertario che emerge sempre. Il problema è Accorsi: inadatto al ruolo di capitano,…
In realtà questo film ha vari meriti, al di là dei puri limiti cinematografici, e varie chiavi di lettura. Prima di tutto, ci ricorda che solo 30 anni fa in Portogallo si torturava: altri tempi, noi cominciavamo ad affrontare le Brigate Rosse completamente impreparati, si era tutti un po' più ingenui, deficienti ed idealisti. La storia è quella della splendida, fantastica rivolta che…
Simpatico film, senza pretese, di un evento storico poco conosciuto la cacciata di Salazar. Allegro e con un pò di nostalgia di qualcosa che non si capisce. I tempi che verranno o che sopno venuti, sono tempi normali e piccoli come è il Portogallo un piccolo paese che sogna in grande, ma non può diventare grande.
Un film simpatico, come fu simaptico il Benfica di Eusebio.
un film raffazzonto,recitato banalmente e senza una vera e propria scelta di regia che sia coraggiosa.accorsi che recita in bolognese e' ridicolo,la rivoluzione vista col cannocchiale e che non rende l'idea di quanto il popolo portoghese la volesse.troppo televisvo e piatto.buone le intenzioni. **
Maria De Medeiros è carina, vestita e truccata benissimo e la sua presenza perfora come sempre lo schermo. Non riesco però a parlare bene del suo film, che certamente nasceva con le migliori intenzioni: piatto e noiosetto, con un ritmo simile a quello delle fiction di Rai Uno...Accorsi poi, non è un gigante della recitazione.
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Commenti (2) vedi tutti
Molta retorica che alla fine fa assomigliare il film a una pseudolezione di storia. Accorsi ormai è ovunque. Troppe pause e troppo patriottismo. Forse un regista estero avrebbe potuto affrontare la storia con maggiore distacco. Già visto
commento di the_believerBello, commovente e dalle note radicali
commento di giorgiagrossi