La recensione su Rat Race

di IlGranCinematografo

6 stelle

Jerry Zucker qui ritorna alla comicità, abbozzando una passerella di personaggini fra l'egoismo e la sete per i soldoni arraffati alla buona.

Con Jim Abrahams e il fratello David fu il creatore di pilastri del demenziale come L'aereo più pazzo del mondo e Una pallottola spuntata, ma poi optò (con Ghost – Fantasma) per un percorso autonomo come regista in solitaria. Jerry Zucker qui ritorna alla comicità, abbozzando una passerella di personaggini fra l'egoismo e la sete (tutta yankee) per i soldoni arraffati alla buona, impersonati da un drappello di attori comici assai popolari, da un gigionesco John Cleese "dentuto" e sull'orlo del manicomio (il migliore del cast), eccentrico proprietario di un casinò, a una spassosa/diabolica Kathy Bates in cameo, da Jon Lovitz a Seth Green. La foga buffonesca si imbeve a tratti – non sempre – di uno slancio più feroce (come avviene in chiusura di racconto, con il finto "cuore buono" dell'aiuto ai bambini africani utilizzato in realtà per silurare l'infido Cleese). Purtroppo gli interpreti sono piuttosto in balia dell'ondivaga qualità delle gag e delle idee (e infatti Rowan Atkinson, Whoopi Goldberg e Wayne Knight non ricevono un sostegno sufficiente da parte del copione), con troppe situazioni pietose o di quarta mano e dei ritmi che oscillano fra il sonnolento e l'esagitato. Ma è sotteso all'operazione un godibile – almeno per il pubblico più cinefilo – tributo all'intera parabola del cinema comico statunitense, da Stanlio & Ollio a Tom & Jerry, arrivando poi a Blake Edwards (Hollywood Party, La grande corsa) e a Stanley Kramer (l'ispirazione è da un suo film, Questo pazzo pazzo pazzo pazzo mondo), per giungere infine a National Lampoon's Vacation e a prodotti come Cannonball e affini (a ognuno decidere se si tratti di un riutilizzo terra terra o di affettuose citazioni). Proviene invece da Una poltrona per due la divertente messa in ridicolo dei nababbi "annoiati" che si mettono a scommettere all'impazzata, umiliando un povero avvocato-cavia (Dave Thomas). Titoli di testa simpatici. Sceneggiatura di Andy Breckman, autore per molti anni del Saturday Night Live.